Individuato dai Carabinieri Forestale di Ortona l’autore del rogo del 17 marzo u.s. in località Val di Foro-Cerroni, in agro di Casacanditella (CH).
Le cause sono legate all’abbruciamento di residui vegetali, come nel caso dell’incendio boschivo colposo che ha colpito, nelle scorse settimane, il territorio Ortonese, in località Rogatti, per il quale era stata denunciata una donna. Le fiamme, accese da un pensionato del posto in una zona attigua ad un bosco e sfuggite al controllo dell’uomo a causa del vento, si sono propagate su di un’area di circa 25.000 mq., di cui 2000 mq di bosco.
Il tempestivo intervento dei militari ha consentito l’immediata attivazione dei vigili del fuoco, allertati per le operazioni di spegnimento, ed ha permesso di raccogliere tutti gli elementi utili alle indagini.
I Carabinieri Forestale, attraverso il metodo delle evidenze fisiche (M.E.F.), tecnica basata sull’identificazione e lo studio dei segni di passaggio del fuoco sulla vegetazione e sul terreno, sono risaliti al punto d’innesco dell’incendio: l’origine delle fiamme corrispondeva al luogo in cui erano state bruciate ramaglie di olivo.
Il responsabile, provato da quanto accaduto e subito raggiunto presso la propria abitazione dalla pattuglia, che ne ha accertato in via prioritaria le condizioni di salute, è stato di seguito denunciato alla Procura della Repubblica di Chieti per incendio boschivo colposo e rischia da uno a cinque anni di reclusione.
L’abbruciamento di residui vegetali, pratica agricola molto frequente nella stagione primaverile, rappresenta nel chietino la prima causa di incendi boschivi colposi: il mancato rispetto delle regole e dei divieti previsti dalla normativa in materia, l’imperizia e l’imprudenza nel compiere tali attività, spesso si traducono, oltre che nell’irrogazione di sanzioni ai responsabili, nella distruzione di interi boschi e nel concreto pericolo per l’incolumità della popolazione dei luoghi colpiti.
Incendio colposo, un denunciato nel Chietino
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