ATESSA – “Preoccupazione” è stata espressa dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Mauro Febbo, alla notizia dello spostamento nello stabilimento PSA di Gliwice in Polonia di una parte della produzione dei furgoni che vengono realizzati alla Sevel di Atessa. “Non ci aspettavamo una notizia del genere – commenta Febbo – ma questo non significa che rimarremo fermi di fronte a questo annuncio. Ho già avviato contatti con il management di PSA per capire la reale portata della decisione di delocalizzazione una parte della produzione di furgoni in Polonia. A dire il vero, con la direzione Sevel avevo già previsto un incontro per confrontarmi sulla futura programmazione comunitaria 2021-2027; questa notizia ci dà un motivo in più per accelerare i tempi per l’incontro”. In questo senso la Regione non intende assolutamente sottovalutare la decisione di delocalizzare, “anche se – precisa Febbo – verrebbe delocalizzata in Polonia, a partire dal 2021, quella produzione di furgoni in surplus che lo stabilimento di Sevel non riesce a garantire. Parliamo nello specifico di 100 mila unità, 300 giornaliere, a fronte di 300 mila unità, 1.300 giornaliere, prodotte attualmente nello stabilimento abruzzese. Sembra infatti – prosegue l’assessore – che la capacità produttiva di Sevel abbia raggiunto il livello massimo, per cui, di fronte ad una domanda più alta, si sarebbe deciso di avvalersi anche dello stabilimento polacco. Ma questo non cambia i termini della questione e anzi ci spinge a capire se esistono margini per riportare in Val di Sangro anche quella produzione in eccedenza che si vorrebbe spostare in Polonia. Non sono disposto a sottovalutare la decisione, anzi lavorerò con proposte costruttive ed alternative per rendere sempre più competitivo il nostro territorio. Pertanto – conclude Febbo – accelererò un immediato confronto con l’azienda”.
Sevel delocalizza in Polonia, Febbo: “Immediato confronto con l’azienda”
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