BELMONTE DEL SANNIO. Quella centrale a biomasse non s’ha da fare. L’impianto previsto lungo la strada provinciale 74 che collega i centri di Agnone e Belmonte del Sannio mette sul piede di guerra l’amministrazione guidata dall’avvocato Anita Di Primio. Il primo cittadino di Belmonte del Sannio ha infatti convocato per domani (lunedì 2 dicembre) un consiglio monotematico a partire dalle ore 12,00. Dall’assise uscirà un documento congiunto a firma di maggioranza e opposizione contrari all’installazione dell’impianto che a linea d’area dista poco più di 400 metri dalle prime abitazioni ricadenti sul territorio comunale di Belmonte. A sua volta il documento sarà sottoposto all’attenzione di altri sindaci dell’alto Molise preoccupati sull’atterraggio dell’impianto fortemente voluto dalla società romana “Circeo Agricola srl” che fa capo all’ingegnere Luigi Norgia. Il professionista laziale, in passato, con un’altra società, la “Neoagroenergie srl”, ha tentato di realizzare l’identico progetto nell’area citata che tuttavia è stato bocciato dalla Soprintendenza del Molise causa l’impatto ambientale e il ritrovamento di una necropoli risalente al IV secolo a.C.. Questa volta Norgia ci riprova spostando l’installazione più a valle. Anche in questo caso sarà fondamentale il parere della Sorpintendenza. Nel frattempo il sindaco Di Primio, spalleggiato dall’intero consiglio, è intenzionata a chiedere la convocazione di una conferenza di servizio per capire ulteriori particolari dell’iniziativa. Sull’insediamento della centrale, a preoccupare i residenti e amministratori del territorio l’utilizzo del Forsu (frazione organica del rifiuto solido urbano). Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Agnone, Lorenzo Marcovecchio che in un incontro pubblico ha escluso in maniera categorica l’uso della frazione organica del rifiuto solido urbano. Ma a quanto pare la collega Di Primo non si fida e al tempo stesso promette battaglia in tutte le sedi cercando di coinvolgere più amministratori possibili. Sulla stessa lunghezza d’onda, al momento, i due gruppi di minoranza a Palazzo San Francesco, “Nuovo Sogno Agnonese” e “Agnone Identità e Futuro”, che di pari intesa con il consigliere regionale, Andrea Greco a breve incontreranno la popolazione. Insomma, nonostante il forte dissenso registrato nelle ultime settimane, la partita appare ancora tutta da giocare. A questo punto un ruolo cruciale potrebbero giocarlo i numerosi imprenditori del settore agroalimentare, i quali, notoriamente, pubblicizzano le loro produzioni in Italia e all’estero facendo leva sulla salubrità di un ambiente, che al momento, resta incontaminato.
Centrale a biomasse, Belmonte del Sannio sul piede di guerra
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