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  • De Mattia: «Omicidio stradale? È ora di renderlo reato»

    Il segretario Provinciale del Psi di Isernia, Pasqualino De Mattia, esprime tutto il supporto alla battaglia lanciata dal Partito Socialista Italiano che è proseguita con il voto favorevole dell’ On. Oreste Pastorelli, a nome della componente socialista, inerente al provvedimento che riforma il Codice della Strada, approvato dalla Camera dei Deputati, e che vede in prima linea il Vice Ministro ai Trasporti, Riccardo Nencini.

    Il reato di omicidio stradale tende ad inasprire le pene, penali ed amministrative, contro coloro che uccidono guidando sotto l’effetto di alcol e di droga, i quali, fino ad ora, nella maggior parte dei casi, non hanno fatto nemmeno un giorno di carcere. All’interno del provvedimento vi è’ anche una norma sull’ergastolo della patente, perché ad oggi chi uccide sulla strada puo’ continuare a guidare la propria automobile.

    Il disegno di legge delega per la modifica del Codice della Strada, che necessita un aggiornamento dopo 22 anni dall’entrata in vigore – mira a stabilire regole chiare per la tutela dei cittadini. De Mattia dichiara: “Anche il nostro territorio molisano ha visto troppe volte tante vittime, perite in cause incidentali, molto spesso evitabili. E questo nuovo testo potrà sicuramente rendere le nostre strade più sicure”.

    Il disegno di legge delega per la riforma del codice della strada – mira a un suo riordino complessivo attraverso “una serie di interventi che, nonostante le ripetute modifiche già apportate al codice dal 1992 a oggi, devono continuare a considerarsi di primaria necessità e centralità, alla luce dell’evoluzione delle problematiche connesse allo stato delle nostre strade, all’aumento smisurato del parco veicolare, al numero esorbitante di incidenti stradali che ancora oggi si registrano nel nostro Paese, con tassi di mortalità sempre oltre la media europea”. Così il deputato Psi Oreste Pastorelli, durante la dichiarazione di voto della delegazione socialista.

    Il provvedimento prevede le norme sull’introduzione del reato di omicidio stradale e l’ergastolo della patente, norme proposte dal Psi, che rappresentano “un atto di civiltà per la sicurezza sulle nostre strade dei cittadini di oggi, così come delle generazioni future” ha aggiunto Pastorelli. Inoltre, il disegno di legge è necessario per “una tutela più consistente dell’ambiente, attraverso percorsi di mobilità sostenibile”. “La battaglia dei socialisti, abbracciata dal viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, prosegue in Senato” ha concluso l’esponente socialista. Ci si augura che una simile battaglia, per l’interesse leggittimo della collettività, trovi ampio sostegno da parte di tutte le forze politiche.

    “Il Psi da mesi si batte sul tema , attraverso una campagna di sensibilizzazione “Si al reato di omicidio stradale, anche io ci metto la faccia”, per sostenere una legge giusta, dal momento che, fino ad oggi, chi ha commesso un reato sulla strada non ha quasi mai scontato la propria pena in carcere o ai domiciliari – ha affermato Barbara La Rosa, responsabile del Terzo Settore del PSI – In parallelo al reato di omicidio stradale e all’ergastolo della patente, che per essere approvate in tempo celere, dovrebbero necessariamente essere trasformate dal Governo in decreto, bisogna affiancare la formazione sulla sicurezza stradale nelle scuole, a partire dai bambini delle scuole materne”.

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