A Furci la scuola si chiude con un tocco di colore e di allegria.
Sette giugno, la scuola conclude il suo anno scolastico. Un’ aria di sollievo e di allegria accarezza tutti gli allievi. Solo la classe terminale, che dovrà affrontare l’esame, sente un po’ di agitazione, preoccupazione e malinconia, ma solo un po’! La mattina è cominciata con un video, che Elda ha preparato a casa, in cui ha raccolto le immagini più curiose e divertenti dei tre anni vissuti insieme; poi, mentre qualcuno approfitta dell’occasione in extremis per migliorare la media, gli altri concludono l’affresco!
Già, è questo, probabilmente, l’elemento caratterizzante i progetti e le attività di questa terza media!
A settembre abbiamo trovato una scuola pulita, candida, asettica come quella di un ospedale, con le pareti metà bianche e metà grigio-perla, pavimento avorio e soffitto grigio. Che tristezza!
Niente paura!
Il Consiglio di Classe si organizza e predispone un progetto triennale, chiamato “La scuola grigio-perla”, che viene presentato al Collegio Docenti ed approvato (costa poco, solo le spese del materiale adoperato!).
Il progetto prevede che gli alunni di terza, di ogni anno, debbano affrescare una parete; ovviamente tutti, per favorire l’inclusione; ovviamente a gruppi, per favorire la collaborazione e la socializzazione; ovviamente per imparare, hanno frequentato un corso di affresco presso la scuola di Treglio; ovviamente per ricordare, hanno scelto alcune invenzioni italiane, famose nel mondo (il pianoforte di Bartolomeo Cristofori nel 1722; l’elicottero dell’abruzzese Corradino D’Ascanio nel 1925; il telefono di Antonio Meucci nel 1871; la caffettiera espresso di luigi de Ponti e Alfonso Bialetti nel 1933; e…. la mitica Vespa, ancora di Corradino D’Ascanio nel 1946).
Ovviamente per lasciare un segno di sé alle classi che verranno, non vili scarabocchi nei bagni, ma qualcosa per cui si è fieri di firmare: CLASSE III 2015/2016.
Prof.ssa Anna Petracca