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  • Piano neve che fa acqua: infermiera raggiunge il distretto sanitario dopo quattro ore di viaggio

    CASTIGLIONE MESSER MARINO – Un’odissea durata quattro ore. Tanto ha impiegato una infermiera di Torrebruna per raggiungere la sede di lavoro, il distretto sanitario di base di Castiglione Messer Marino, percorrendo le strade provinciali del comprensorio montano. Nonostante la tregua concessa dal maltempo, con uno splendido sole che ha illuminato tutto l’Alto Vastese nella giornata di oggi, i disagi alla circolazione non sembrano affatto finiti. Evidentemente il piano neve della Provincia fa acqua. Almeno stando a quanto accaduto stamane.

    Una infermiera residente a Torrebruna si è messa in viaggio, intorno alle sette del mattino, per raggiungere la sua destinazione di lavoro, il distretto sanitario di base di Castiglione. Nonostante non nevicasse ormai dalla serata di ieri, le strade erano difficilmente percorribili. Il vento, infatti, nel corso della notte, aveva parzialmente richiuso la sede stradale, accumulando neve al centro della carreggiata. 1601527_10204926937046995_6804864691166737029_n

    Impossibilitata a procedere e vista l’importanza del suo lavoro, quello dell’emergenza sanitaria, l’infermiera ha chiesto aiuto ai Carabinieri. Gli uomini dell’Arma di Vasto, raccolta la segnalazione, hanno richiesto l’intervento sul posto dei mezzi spazzaneve in servizio stamane nella zona.

    «Dopo qualche ora di attesa in mezzo alla strada, – racconta alla redazione dell’Eco l’infermiera – finalmente sono stata raggiunta da uno spazzaneve che mi ha scortato per alcuni chilometri, lasciandomi poi nuovamente in mezzo alla neve. La motivazione è stata che l’ulteriore tratto di strada, fino a Castiglione Messer Marino, non era di sua competenza, dunque non avrebbe potuto percorrerlo al fine di scortarmi fino a destinazione presso il distretto sanitario di base».

    Dopo altre ore in attesa di un altro mezzo spazzaneve, quello “competente” sul quel tratto di strada che dal bivio di Schiavi-Valloni conduce verso l’abitato di Castiglione, l’infermiera è riuscita finalmente a raggiungere il distretto sanitario e a prendere servizio, quando ormai l’orologio aveva già superato il mezzogiorno. ruspa

    Tirate le somme, nonostante il sole e la mancanza di precipitazioni nevose da ieri sera, la donna ha impiegato quasi cinque ore per spostarsi da Torrebruna a Castiglione Messer Marino, una decina di chilometri o poco più. Un disagio che avrebbe potuto avere pesanti ripercussioni sul servizio del 118. Per fortuna una sua collega si è immediatamente resa disponibile e ha coperto il turno, assicurando il regolare svolgimento del servizio di soccorso sanitario.

    La domanda che nasce spontanea è questa: se questa mattina, giorno di festa, invece dell’odissea dell’infermiera, si fosse verificata un’emergenza sanitaria? Se l’ambulanza avesse avuto necessità di raggiungere Torrebruna o Guardiabruna o un altro centro di zona? Probabilmente ci sarebbe scappato il morto visti i tempi registrati, perché le strade sono state praticamente chiuse o comunque difficilmente percorribili fino alla tarda mattinata. E’ questo il servizio che si meritano i cittadini dell’Alto Vastese. Dove sta, in questi casi, l’emergenza-urgenza?

    Francesco Bottone

    effebottone@gmail.com

    foto di repertorio

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