Niente da fare: il cinema di Agnone non riaprirà. Troppo alti i costi di gestione che uniti alla scarsa presenza di spettatori negano la possibilità di una ripresa della programmazione come quella registrata nell’ultimo decennio. E’ quanto annuncia il presidente dell’associazione ‘Amici dell’Italo Argentino’, Enzo Di Pasquo che punta il dito sui costi di pellicole, riscaldamento e, non da ultimo, su quanto propongono le piattaforme online.
“Oggi – ammette Di Pasquo – tra spese di luce e gas e quelle dell’affitto dei film, servono all’incirca mille euro. Con un biglietto al prezzo di 5-6 euro bisognerebbe contare sulla presenza di 150-200 spettatori, cosa impensabile per una realtà come Agnone che oltretutto soffre di un isolamento viario dovuto anche alla chiusura del viadotto Sente – Longo”.
Una direttrice, quella verso i comuni dell’alto Vastese, che in passato assicurava in breve tempo l’arrivo ad Agnone di numerose famiglie provenienti da centri quali Castiglione Messer Marino, Fraine, Schiavi di Abruzzo e Montazzoli, Tornareccio, Carunchio, tanto per citare alcuni nomi. Ma non è tutto, perché un’altra tegola si starebbe per abbatte sul cinema, un tempo chiamato ‘Splendore’. Ovvero quella relativa all’aggiornamento del proiettore digitale: l’attuale, acquistato con la formula del crowdfundig e un finanziamento regionale, non supporterebbe il nuovo procedimento.
“A questo punto – sottolinea Di Pasquo – ci vorrebbe una nuova macchina che stando ai prezzi di mercato si aggira sui 60-70 mila euro. Capiterete bene – aggiunge – che l’associazione non possiede tali fondi, dunque senza un aiuto concreto da parte di enti pubblici, in primis la Regione, non ci resta che rimandare la programmazione cinematografica a tempi migliori”.
Discorso diverso per il teatro con Di Pasquo che rivela l’avvio per febbraio della stagione teatrale grazie al contributo di Molise Cultura, nonché eventi musicali in collaborazione con l’Orchestra del Molise. Nel frattempo sulla struttura previste opere di efficientamento energetico (70mila euro) con l’installazione di un cappotto termico e pannelli fotovoltaici che una volta ultimati abbasseranno di fatto i costi delle bollette. Si tratta di lavori già appaltati e, come dichiarato dal sindaco Daniele Saia, partiranno a breve. Nonostante ciò il cinema non riaprirà almeno per tutto il 2023 quando a fine anno scadrà l’appalto della gestione all’associazione ‘Amici dell’Italo Argentino’. In fin dei conti visto l’afflusso e lo scarso interesse alla problematica, impensabile pensare ad altro. Non resta che l’amarezza per l’ennesimo servizio che viene meno ad un’intera area. Meditate gente…