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  • Polo scolastico di Maiella, scoppia la polemica sul sit in organizzato dal centrosinistra

     

    Dal Comune di Agnone riceviamo e pubblichiamo. 

    Ad un anno quasi dal nostro insediamento presso la Casa Comunale, ad un anno dai nostri discorsi preelettorali, che mettevano in discussione la scelta di realizzare il nuovo Polo Scolastico nell’area di Maiella, sottraendo ad Agnone un pregio urbano che mai più riusciremo ad avere, siamo additati come amministratori incapaci, accusati di disinteresse ed incompetenza nel favorire la ripresa dei lavori del costruendo Polo Scolastico.

    Le infamie che ci vengono rivolte ci descrivono come amministratori incuranti della sicurezza di studenti e personale docente, quasi non ci sfiorasse l’idea che i nostri sono territori a rischio sismico, dimenticando la tragicità dei passati eventi luttuosi e distruttivi dei vari terremoti avvenuti in Italia, interessando purtroppo anche la nostra regione.

    Abbiamo ereditato un processo in atto di cui siamo oggi pienamente responsabili e desiderosi di portarne a termine la realizzazione scontrandoci tuttavia con situazioni che hanno rallentato le previsioni temporali del cronoprogramma allegato alla progettazione esecutiva dell’opera.

    L’impresa De Francesco s.a.s. sospende i lavori ad ottobre 2016 a fronte di una mancata liquidazione dei lavori realizzati nonostante la struttura regionale competente avesse acquisito da tempo tutta la documentazione necessaria ad erogare le somme attese.

    Nei primi giorni di marzo 2017 la Regione Molise determina in via provvisoria la liquidazione per un importo complessivo di circa 900.000,00 euro mandando in estasi il Cacciavillani che immediatamente approfitta della situazione per organizzare un incontro in Agnone, presso Palazzo dei Filippini, al cospetto del Dirigente Scolastico dr. Tonina Camperchioli, studenti, docenti, tecnici, imprese e cittadini, che lui stesso ha radunato, per portare all’attenzione dell’assessore regionale Pierpaolo Nagni, invitato a partecipare, la ricostruzione della nascita del progetto del Polo Scolastico ed esporre lo stato di attuazione raggiunto.

    Tra i presenti, anche gli assessori comunali Antonino Scampamorte e Linda Rosa Marcovecchio, nonchè attuale vicesindaco, che non ha mancato di fornire il suo intervento finalizzato a sottolineare l’urgenza che Agnone ha di completare la struttura del Polo in costruzione per dare alla popolazione scolastica dell’Infanzia, della Primaria e della Scuola Secondaria di I grado, attualmente ridistribuita in altre sedi, ambienti sicuri e idonei per svolgere le attività formative che l’istituzione della scuola realizza giorno per giorno.

    Il Cacciavillani ha recentemente scritto che il vicesindaco Linda Rosa Marcovecchio avrebbe affermato che la realizzazione della palestra, prevista a Largo Pietro Micca, non è significativa distorcendo un ragionamento che mai e poi mai una professoressa operante nel mondo della scuola, quale la Marcovechio è, potrebbe abbracciare ben sapendo quanto importante sia la dimensione formativa delle attività sportive per gli studenti e quanta progettualità si sviluppa attorno alla funzione educativa dello sport.

    Peccato che il Cacciavillani, troppo preso ad inneggiare alla sua intelligenza, poco compresa dagli elettori agnonesi, abbia dimenticato che il progetto del Polo Scolastico è privo di una palestra annessa che, quando sarà realizzata, cosa che questa Amministrazione naturalmente spera di poter fare sapendo che nella programmazione 2018 sono previsti oltre due milioni di euro per questo, costringerà comunque studenti e docenti ad uscire dall’edificio scolastico comportando un’inevitabile riduzione dei tempi curriculari ed altre forme di disagio.

    Ma questa è una storia ancora da scrivere.

    I tanto attesi pagamenti per la ditta De Francesco s.a.s. da parte della Regione Molise sono stati liquidati solo venerdì scorso, il 19 c.m.. Il 22 maggio si è svolto un incontro presso il Comune di Agnone convocato dal RUP arch. Loredana Capozio, tra funzionari regionali, il gruppo di progettazione, l’impresa e l’assessore competente, necessario a pianificare la ripresa dei lavori prevista per il prossimo lunedì, 29 c.m..

    A fronte di tutto questo non si comprende la frenesia del Cacciavillani nell’organizzare un sit in di protesta che, seppur di stimolo a non perdere l’attenzione sulla problematica scuole, dovrebbe avere il coraggio di fare in prima persona dinanzi alla Regione Molise, che ha condizionato la dilatazione dei tempi per ragioni contabili estranee certamente all’attuale operato dell’amministrazione Marcovecchio.

    Il Cacciavillani cerca in tutti i modi di mettere in cattiva luce l’operato degli attuali amministratori che hanno in carico le consegne ereditate, screditando qualunque scelta ed azione che non sono altro che la continuità naturale della precedente amministrazione Carosella.

    Il progetto del Polo Scolastico nasce già con l’amministrazione De Vita, prima dell’avvento del Cacciavillani che puntualmente ritiene che tutti i meriti siano solo e soltanto i suoi giudicando inetto l’operato altrui, anche di chi è stato propenso ad incontrarlo nell’esigenza di conoscere aspetti legati al suo precedente operato.

    A tal proposito vale la pena ricordare allo stesso Cacciavillani che le due ore da lui trascorse presso lo studio del vicesindaco Linda Rosa Marcovecchio per informarla in merito al progetto Alterenergy (studio diagnostico energetico degli edifici di proprietà comunale; progetto di recupero culturale e ricreativo di Palazzo Santa Chiara), dovevano essere il preludio per una possibilità di dialogo corretto e rispettoso dei ruoli, volto unicamente a realizzare, in continuità, il bene del nostro paese. La scelta del vicesindaco Marcovecchio di non recarsi a Bari è stata basata unicamente sulla consapevolezza che quella presenza sarebbe stata puramente passiva, visto che nemmeno la struttura regionale, che aveva coordinato il lavoro, sarebbe stata presente in un convegno di chiusura di un ampio progetto transfrontaliero che non spettava ad Agnone presentare. Il vicesindaco si è rapportata con i vari tecnici impegnati in quella fase di studio pilota svolto per Alterenergy e tutti hanno confermato la non rilevanza della presenza di una rappresentanza di Agnone. Il progetto Alterenergy non è stato dimenticato dall’amministrazione Marcovecchio che in questi giorni è impegnata a coordinarsi con la Regione Puglia, l’Albania e il Montenegro, per proposte di candidature Interreg IPA (programma del Fondo europeo di sviluppo regionale per la cooperazione tra regioni dell’Unione europea) finanziabili con fondi europei.

    Fatte tali e dovute precisazioni, la protesta organizzata dal Cacciavillani non può che ritenersi unicamente mirata a puntare i riflettori sulla sua persona che, in considerazione dei comportamenti fino ad ora avuti, dimostra di non aver digerito la sconfitta politica.

    Tutto ciò nuoce alla nostra cittadinanza che in un periodo così difficile viene strumentalizzata, disorientata ed istigata a non nutrire fiducia nei confronti dell’Amministrazione. Fare leva sui sentimenti di preoccupazione dei genitori per la sicurezza dei propri figli per soli fini propagandistici, palesa un’azione non degna da parte di chi si professa “politico”.

    Alternativa diversa non avrebbe avuto il Cacciavillani se oggi si fosse trovato nel ruolo di amministratore.

    Amministrazione Comunale di Agnone  

     

     

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