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  • Rapina all’ufficio postale di Torrebruna, dipendente minacciata con una pistola alla tempia

    TORREBRUNA – Rapina all’ufficio postale di Torrebruna, dipendente minacciata con una pistola alla tempia. Il colpo qualche ora fa nel piccolo centro montano dell’Alto Vastese. Tre gli uomini, giovani e dall’accento foggiano, entrati in azione a mano armata. Magro il bottino, poche centinaia di euro.

    Giornata di pagamento delle pensioni, oggi primo del mese, presso l’ufficio postale di Torrebruna. Numerosi gli utenti che hanno assistito sgomenti e terrorizzati alla rapina a mano armata. Tre uomini, a volto coperto, apparentemente giovani e dall’accento foggiano, hanno messo a segno una rapina a mano armata che però ha fruttato loro solo poche centinaia di euro. Il colpo poco dopo le ore 10.

    I delinquenti sono arrivati a bordo di un’automobile scura, non meglio identificata dai presenti relativamente al modello e alla marca. Uno è rimasto a bordo del veicolo con il motore acceso, un altro si è posizionato all’ingresso dell’ufficio postale, proprio sulla porta, mentre l’altro, pistola in pugno, ha aggredito l’unica dipendente afferrandola violentemente per i capelli dopo aver oltrepassato, con un balzo, il bancone dello sportello al pubblico.

    Il rapinatore ha strattonato la dipendente tirandola per i capelli e strappandole i vestiti per poi puntarle la pistola alla tempia minacciandola e intimandole di aprire la cassaforte. La dipendente ha avuto la freddezza di non reagire in maniera scomposta e di far capire all’uomo che la cassaforte è dotata di un meccanismo di apertura automatico, di quelli a tempo.

    Vista l’impossibilità di accedere al bottino contenuto all’interno della cassetta blindata, i rapinatori si sono dovuti accontentare delle poche centinaia di euro presenti nella cassa dello sportello. Dileguatisi in breve tempo a bordo dell’auto, hanno fatto perdere le proprie tracce.

    Immediatamente è scattato l’allarme, lanciato proprio dai presenti alla rapina, e sul posto sono giunti i Carabinieri della stazione di Celenza sul Trigno. Ed è scattata subito una caccia all’uomo, con posti di blocco attivi in tutto il territorio nel tentativo di acciuffare i delinquenti.

    «Questo episodio, che non è il primo purtroppo, dimostra come sono vulnerabili i nostri piccoli centri montani. – commenta a caldo per l’Eco Cristina Lella, sindaco di Torrebruna – Per pochi euro la dipendente ha rischiato la vita e anche i numersio anziani che stavano in fila per la pensione. Servirebbero maggiori controlli sul territorio dell’entroterra da parte delle Forze dell’ordine. La sicurezza è davvero un problema, con le rapine e i furti che si moltiplicano. Stiamo anche pensando alla realizzazione di un impianto comunale di videosorveglianza, ma l’unico deterrente efficace potrebbe essere rappresentato da una intensificazione dei controlli, con più pattuglie attive sul territorio».

    Francesco Bottone

    effebottone@gmail.com

     

     

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