(ANSA) – CAMPOBASSO, 6 AGO – La Presidenza della Repubblica scrive ai vertici delle Regioni Abruzzo e Molise sollecitando “possibili interventi” in merito all’appello contro lo spopolamento e sui problemi delle aree interne inviato la scorsa primavera a tutte le istituzioni dal vescovo della Diocesi di Trivento (Campobasso) Domenico Scotti e firmato anche da altri 46 sacerdoti della stessa diocesi (che abbraccia comuni delle due regioni). Per prima la Caritas diocesana, guidata da don Alberto Conti, aveva sollecitato un Consiglio regionale congiunto ai governatori Paolo Frattura e Luciano D’Alfonso. Appelli inascoltati dai due presidenti delle Regioni Abruzzo e Molise.
Il Quirinale ricorda che nel documento i sacerdoti “segnalano i settori di mercato che nel territorio della Curia vescovile hanno bisogno di ricevere maggiore attenzione da parte delle istituzioni” e chiede ai vertici delle due regioni di essere direttamente informato su quanto sarà fatto: “Si prega di voler considerare l’opportunità di rendere un diretto riscontro agli interessati e per conoscenza a questo Segretariato generale”. (ANSA)
(ANSA) – CAMPOBASSO, 6 AGO – “Quale assessore alle Politiche Sociali e al Lavoro della Regione Molise, assumo integralmente i contenuti dell’Appello della Diocesi di Trivento trasmesso alle massime cariche dello Stato e ringrazio il Presidente della Repubblica di essere intervenuto sulla questione indirizzando una propria sollecitazione ai Consigli regionali dell’Abruzzo e del Molise, che mi auguro possano trattare le problematiche esposte in una sessione istituzionale unitaria da tenersi emblematicamente a Trivento alla presenza di esponenti del Governo, del Parlamento ed auspicabilmente del Quirinale”. E’ quanto afferma il vicepresidente della Regione Michele Petraroia in merito alla sollecitazione inviata dal Quirinale dopo l’appello contro lo spopolamento arrivato dalla Diocesi di Trivento. “La straordinaria sensibilità del Capo dello Stato – aggiunge Petraroia – può autorevolmente contribuire a riaprire una giusta riflessione sull’allargamento del divario tra centro-nord e mezzogiorno certificato scientificamente nell’ultimo Rapporto Svimez”. Infine conclude: “Su una tematica di simile spessore è condizione necessaria ma non sufficiente invertire le politiche regionali con correttivi premiali in favore delle aree interne già avviati da alcuni provvedimenti nazionali e locali su scuole, servizi pubblici e valorizzazione delle risorse e delle potenzialità territoriali. L’intervento del Capo dello Stato è un segnale importante per i cittadini e gli amministratori meridionali perché restituisce fiducia alle istituzioni locali”. (ANSA)