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  • Terremoto L’Aquila, Toma ricorda le giovani vittime molisane: «Dolore ancora forte»

    «E’ ancora forte il dolore per i lutti e la distruzione causati dal terremoto dell’Aquila, una tragedia terribile che riaprì, in noi molisani, la ferita inferta dal sisma di San Giuliano di Puglia. Morirono anche sei molisani, quattro dei quali, Danilo, Elvio, Michele e Vittorio, vivevano nel capoluogo abruzzese come studenti. A loro, e a Luana ed Ernesto, gli altri corregionali vittime della potentissima scossa va oggi, 14 anni dopo, il mio pensiero e, ne sono certo, quello di tutti i molisani. Sentiamo il vuoto scavato da quelle vite spezzate prematuramente, dal dolore delle famiglie, degli amici e dallo sgomento delle comunità di provenienza».

    Lo ha dichiarato il presidente della Regione Molise, Donato Toma, in occasione delle celebrazioni in ricordo delle vittima del terremoto in Abruzzo.

    «Il Molise condivide tanto con l’Abruzzo, purtroppo anche la forte sismicità del territorio. Ne abbiamo avuto riprova pochi giorni fa con la scossa tra Montagano e Campobasso.  – ha continuato il presidente Toma – Imparare a convivere con le tensioni che si sprigionano dalla terra sulla quale camminiamo, viviamo, costruiamo il futuro, vuol dire saper cogliere tutti gli aspetti che tali tragedie portano alla nostra attenzione.  La Regione Molise continuerà a fare la sua parte, in fase di programmazione e in termini di capacità operativa nelle fasi di emergenza, così come avvenne in quei giorni grazie all’impegno straordinario della nostra Protezione Civile.

    Fummo tra i primi a giungere all’Aquila con operatori capaci di allestire rapidamente un campo con tende, cucina, servizi igienici. C’erano 600 sfollati nella struttura messa in piedi nella frazione di Arischia. Notevole fu anche il supporto psicologico per quelle persone, tutti segnali di sensibilità, generosità e organizzazione, segnali che non cancelleranno mai la sofferenza ma che ci sono di conforto e ci investono di una responsabilità enorme per la generazione di oggi e per quelle future».

    LA RICORRENZA

    Il 6 aprile 2009, il terremoto in Abruzzo. Alle 3.32 una scossa di magnitudo 5.9 colpì l’Aquila. Nelle 48 ore successive quasi 11mila soccorritori del Sistema di Protezione Civile operarono sul campo.

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