«Le vaccinazioni effettuate dal personale Asrem, nei giorni scorsi, presso la nostra casa di riposo, dimostrano nei fatti, al di là di qualsiasi dubbio o perplessità, che è possibile implementare una campagna di vaccinazione contro il Covid in loco, ad Agnone. E se è stato possibile fare i vaccini, senza problemi, in una struttura assistenziale per anziani, a maggior ragione sarebbe possibile presso un ospedale, cioè una struttura attrezzata e adatta a gestire quel tipo di attività per sua stessa natura e vocazione».
Vincenzo Scarano, a nome della proprietà della casa di riposo di San Bernardino, torna così sulla questione vaccinazioni ad Agnone.
«Sono assolutamente d’accordo con la battaglia che sta facendo il sindacalista Bruno Delli Quadri e la sposo nella sostanza. – aggiunge l’avvocato e consigliere comunale – Dirò di più, fa bene a pretendere di essere vaccinato qui ad Agnone senza andare in giro per il Molise. E le vaccinazioni fatte nei giorni scorsi nella casa di riposo sono la prova provata che è possibile somministrare dosi di vaccino contro il Covid sul posto, ad Agnone, senza andare a Isernia o chissà dove.
Con un preavviso minimo da parte dell’Asrem la casa di riposo è stata in grado di allestire un ambiente adatto alla somministrazione del vaccino. Una quarantina di anziani vaccinati in tre ore circa di attività. Faccio fatica a credere che in ospedale, al “Caracciolo”, non si riesca a trovare un locale altrettanto idoneo. Tra l’altro in ospedale la somministrazione sarebbe ancor più sicura, perché dopo l’inoculazione i pazienti hanno necessità di restare per un quarto d’ora in osservazione, e in caso di reazioni o effetti collaterali quale miglior posto dove trovarsi se non quello di un ospedale?».
Francesco Bottone