Continua l’attività delle Fiamme Gialle nel contrasto al sommerso da lavoro ed agli sprechi di denaro pubblico. I finanzieri della Compagnia di Vasto hanno denunciato cinque soggetti responsabili di indebita percezione del Reddito di Cittadinanza per un importo complessivo di oltre 76mila euro. In dettaglio, nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio e di mirata attività informativa, a seguito di riscontri dei dati dichiarati dai soggetti richiedenti il beneficio, sono state accertate numerose discordanze tra la situazione economica e patrimoniale riportata nella domanda per ottenere il Reddito di Cittadinanza e quella effettiva.
In un caso sono state riscontrare evidenti discordanze rispetto alle dichiarazioni dei redditi presentate dal soggetto negli anni precedenti, che non evidenziavano il particolare stato di indigenza economica, che è presupposto fondamentale per accedere al beneficio. Altri soggetti, invece, hanno omesso di comunicare dati ed informazioni rilevanti, come la proprietà di fabbricati o terreni, lo svolgimento di attività commerciali o il percepimento di redditi da lavoro dipendente oltre una certa soglia. Altre cause di esclusione dal beneficio hanno riguardato l’omessa certificazione di precedenti penali o la fittizia residenza presso un immobile in affitto, per la quale sarebbe prevista la percezione di una quota parte del beneficio proprio a copertura del costo della locazione. Le cinque persone sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria ed alla Direzione Provinciale INPS di Chieti, per l’immediata revoca dell’erogazione del beneficio, con conseguente disattivazione della relativa carta di pagamento elettronica, nonché per il recupero delle somme indebitamente percepite da parte dell’Ente erogatore.
Il Reddito di Cittadinanza rappresenta un beneficio diretto a tutti coloro che hanno un concreto bisogno di un sostegno economico, motivo per il quale la Guardia di Finanza è fortemente impegnata a contrastare qualsiasi fenomeno di indebita percezione, al fine di poter destinare le risorse economiche pubbliche agli effettivi aventi diritto, tenuto conto anche dell’emergenza epidemiologica in corso, che ha ulteriormente allargato la platea delle persone indigenti.