Giovedì 31 ottobre 1996 l’Università delle Generazioni, nell’incontro pubblico avutosi all’Hotel Sammartino, aveva presentato il progetto “Agnone città dei raduni” (52 all’anno, uno a settimana come eventificio attrattivo di turismo, cultura, tecnologie e mostre-mercato). Tra l’altro, insistendo sulla necessità ed urgenza che Agnone potesse e dovesse essere “Capitale” di un qualche evento o tematica, prospettava “Agnone capitale del fuoco” (più volte ribadita nella sua ricorrente pubblicistica) con un apposito diffuso “Museo del Fuoco” nel circuito cittadino di Museo della Ndocciata, Fonderia delle Campane Marinelli, Fonderie del Rame, Orafi e così via. Inoltre, suggeriva una Ndocciata da esportare come in occasione delle Olimpiadi estive ed invernali (Torino 2006 e Milano-Cortina 2026) o per il Columbus Day di New York.
Geniale poi è stata nel dicembre 2022 la realizzazione della Pro Loco agnonese di far partecipare e sfilare altre comunità molisane che abbiano proprie tradizioni del fuoco, come la Faglia di Oratino, le Farchie di Salcito e di Montefalcone del Sannio, nonché le Ndocce di Civitanova del Sannio, Belmonte del Sannio e di Pietrabbondante. Un successo senza precedenti che potrebbe far diventare davvero Agnone “Capitale del Fuoco” con una vera e propria associazione o marchio delle “Città dal Fuoco” sia italiane che estere, facendo del Molise (che non esiste) un punto di riferimento mondiale del fuoco, pure a livelli turistici, socio-antropologici, tecnologici, commerciali e futuribili anche applicati alle nuove energie rinnovabili (con sponsor quali Agip, Enel e altri), proprio come auspicato in quel 31 ottobre 1996 dall’Università delle Generazioni.
Adesso la stessa associazione culturale agnonese (che in questo 2023 celebra i suoi primi 30 anni di attività) invita la Pro Loco e il Comune di Agnone, la Regione Molise e altre Presenze interessate a volgere lo sguardo ad altre realtà simili, tipo i riti del fuoco che hanno luogo in ogni parte d’Italia e del mondo, come ad esempio nella cittadina turistica di Fiumalbo in provincia di Modena l’ultimo giorno di Carnevale, cioè il 21 febbraio 2023. Una delegazione agnonese potrebbe recarsi a vedere tale manifestazione molto vicina alla Ndocciata di Agnone pure allo scopo di realizzare uno dei primi “Gemellaggi del Fuoco” che possa portare le Torce di Fiumalbo alla Ndocciata agnonese nel dicembre 2023 e la Ndocciata agnonese a Fiumalbo (al Presepe Vivente del 4 gennaio o al Carnevale del 2024). Pure Fiumalbo, come Agnone, alla fine della sfilata delle Torce realizza un grande Falò. Fiumalbo, che è una amenissima località turistica tutto l’anno, dista da Agnone 537 km, pari a 5 ore e mezza di strada.
A tale scopo Domenico Lanciano, fondatore dell’Università delle Generazioni, ha contattato sia il Comune che l’Associazione città d’arte di Fiumalbo prospettando una simile possibilità di partecipazione e di gemellaggio, tanto più che pure Agnone è città d’arte e bandiera arancione. Le prime sensazioni sono che gli Amministratori di Fiumalbo accetterebbero con entusiasmo l’idea di uno scambio di Torce e Ndocce da realizzarsi appena le reciproche manifestazioni offriranno una data di realizzazione. “Sarebbe un evento davvero unico, attrattivo, spettacolare e sensazionale, prototipo di ‘Agnone capitale del fuoco’ con appositi gemellaggi e interscambi. Il fuoco, motore del mondo, può scaldare i cuori ed illuminare le menti”, sottolinea Lanciano.