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  • Agnone capitale italiana della cultura 2026, anche l’Ordine dei giornalisti del Molise scende in campo

    L’Ordine dei Giornalisti del Molise con una nota inviata al sindaco Daniele Saia, ha inteso sostenere la candidatura di Agnone capitale italiana della cultura 2026.

    «Un atto dovuto verso la comunità ed i giornalisti del posto – scrive il presidente Vincenzo Cimino – in modo unanime, che conferma la volontà da parte dell’Ordine professionale di seguire da vicino la competizione. Si sono tutti soffermati, giustamente, sulle principali caratteristiche della città – sottolinea Cimino – e quindi sulle bellezze naturali, artistiche, monumentali, sulle tradizioni culturali, culinarie, sulla fonderia e le botteghe artigiane del rame e del ferro, sugli insediamenti industriali, sul clima e il paesaggio, persino sulla tranquillità, ma noi ci permettiamo di aggiungere altri e due valori che per noi sono fortemente rappresentativi: il giornalismo e la letteratura. Con i nostri corsi formativi d’intesa con l’Università del Molise, abbiamo approfondito le figure di Vincenzo e Baldassarre Labanca, che per tutta l’Italia rappresentano delle personalità di spicco, capaci di segnare la storia del giornalismo italiano e della filosofia religiosa. Ecco, non può esistere un premio alla cultura, senza due ingredienti che l’Odg Molise si sente di evidenziare».  

    Non a caso, anche dal punto di vista giornalistico, Agnone vanta la testata cartacea più longeva del territorio molisano, il mensile l’Eco de l’alto Molise, nato nel 1981 e diretto con abnegazione e sacrificio dal caposcuola Vittorio Labanca, «due testate telematiche consolidate ed una vasta tradizione di riviste». «Non solo, ma Agnone – conclude Cimino – annovera i primi corsi di giornalismo d’intesa col Miur, all’interno delle scuole superiori del posto, a testimonianza del valore della scuola giornalistica locale: lezioni svolte dai colleghi agnonesi nelle vesti di docenti per la preparazione all’esame di maturità».

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