AGNONE – «Sì, lo ha fatto davvero. Vittorino Facciolla è venuto a parlare di sanità ad Agnone. Era lì, fuori da quell’ospedale che quando lui era al governo con Frattura, ha visto solo sulla carta riconoscersi la qualifica di ospedale di area di disagiata. Il segretario in pectore del PD molisano torna a parlare di accordi di confine, gli stessi accordi che promisero e giurarono di concludere dal palco del teatro Italo Argentino con l’ex assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci. I fatti raccontano un’altra storia, quella di una sanità per l’alto Molise distrutta e accordi di confine mai visti».
Andrea Greco, consigliere regionale agnonese del Movimento 5 Stelle, commenta la recente visita di Facciolla ad Agnone. L’esponente politico del centrosinistra ha rilasciato una intervista ad un blog locale, spalleggiato da un altro esponente storico del Pd altomolisano, l’ex vicesindaco di Agnone, Maurizio Cacciavillani. Proprio Cacciavillani aveva promesso di dimettersi dal Pd se gli accordi di confine non fossero stati firmati. Il tutto non solo alla vigilia del voto in Abruzzo, ma anche a ridosso del consiglio comunale straordinario convocato per il pomeriggio di domani, proprio su proposta del gruppo di minoranza “Nuovo sogno agnonese”.
«La visita è mirata a capire quali sono le criticità di Agnone e del suo ospedale di area disagiata. – ha spiegato Facciolla al blog locale – Siamo nella fase in cui dobbiamo rilanciare l’offerta sanitaria. Dobbiamo realizzare il pareggio di bilancio e dare ad Agnone, che è un caso assai particolare, i servizi essenziali. Agnone non è paragonabile né a Venafro né a Larino. Questo è uno spazio di territorio che non può restare senza presidio ospedaliero».
Parole che fanno infuriare il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle: «Questo signore non dovrebbe avere il coraggio di avvicinarsi ad un presidio che ha contribuito a desertificare, ma si sa, il Partito democratico e i suoi interpreti continuano a stupirci con effetti speciali, ad illuderci, così come era illusoria la previsione di un ospedale di area disagiata che non è mai arrivato. Nei fatti lo hanno svuotato di qualsiasi servizio a danno dei cittadini di quest’area. – rincara la dose Andrea Greco – Ora, come se nulla fosse successo, dicono di non voler guardare al passato, ma un popolo senza passato, senza storia e senza memoria, non ha futuro. È certo che bisognerà lavorare per tutelare i cittadini e il loro sacrosanto diritto a una sanità pubblica e di qualità, ma è altrettanto sicuro che di voi e delle vostre false promesse non si fida più nessuno».