POGGIO SANNITA – Scuole regolarmente aperte oggi a Poggio Sannita dopo la chiusura ordinata dal sindaco Giuseppe Orlando, nella giornata di lunedì, motivata dalla perdurante crisi idrica. Nel pomeriggio di ieri, infatti, dopo più di settantadue ore l’acqua è tornata a scorrere dai rubinetti nelle abitazioni di Poggio Sannita. Passata dunque la fase critica, restano in paese le polemiche per una situazione inaudita e considerata gravissima. Intuibili i disagi cui sono andati incontro le famiglie del paese, parzialmente alleviati grazie all’intervento dei soliti Vigili del fuoco del distaccamento di Agnone che hanno rifornito di acqua, sia pure non potabile, l’acquedotto del paese. Intanto sarà la Procura a fare piena luce sull’accaduto, sui presunti ritardi negli interventi di riparazione e sulle eventuali responsabilità omissive da parte del gestore del servizio idrico, Molise Acque. Infatti il sindaco ha formalizzato un esposto-denuncia contro ignoti proprio in relazione alla mancanza di acqua andata avanti per tre giorni consecutivi. Quello che lascia perplessi è che nella giornata di ieri, intorno alle ore 9 come sottolineato dallo stesso sindaco, solo due operai sono intervenuti a riparare il guasto. Nonostante fossero solo in due e nonostante la rottura di un cingolo dell’escavatore, il guasto è stato riparato in poche ore. E questo lascia ancora di più l’amaro in bocca perché nella giornata di domenica, come denunciato pubblicamente dallo stesso sindaco Orlando, non si è visto nessuno sul cantiere. Insomma, il guasto si sarebbe potuto riparare molto prima. Gli operai invece non hanno lavorato rispettando il riposo domenicale, ma lasciando di fatto un intero paese, oltre trecento utenze, senza acqua corrente per altre 24-36 ore. Davvero una tempistica criticabile quella scelta dalla ditta incaricata di riparare il guasto che ora, proprio in seguito all’esposto denuncia del sindaco, sarà analizzata nel dettaglio anche dalla Procura di Isernia.
Operai a riposo di domenica, intero paese lasciato senza acqua: cose “normali” nell’Alto Molise
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