L’assessore regionale all’Ambiente e all’Agricoltura del Molise, Nicola Cavaliere, in merito alla ripartizione nazionale dei finanziamenti per il programma apistico 19/20, definito con recente decreto ministeriale, spiega che si tratta di un programma «che non penalizza affatto il Molise. Tutt’altro. Rispetto agli anni precedenti, – rivela l’assessore – viene attributo alla nostra regione un aumento dei fondi. Le notizie e i post circolati in queste ore sul web riguardano il riparto stabilito da un altro decreto, antecedente a quello dei 7 milioni che ho appena citato, inerente le economie di precedenti annualità e assegnato in quel caso solo alle nove regioni con il maggior numero di alveari».
«La demagogia – prosegue Cavaliere – aiuta a conquistare facilmente la ribalta ma a volte allontana dalla verità e porta ad alzare polveroni inutili e a fare cattiva informazione. Quello delle api è un tema delicato, che merita serietà e rispetto e che da tempo vive un periodo di crisi e difficoltà. Un tema, inutile sottolinearlo, che mi vede impegnato in prima linea anche a Roma. Tanto è vero che lo scorso 24 luglio in Commissione politiche agricole abbiamo deciso, insieme ai colleghi, di inviare al ministro Gian Marco Centinaio un documento firmato dal presidente Michele Emiliano in cui si evidenziano tutte le criticità in cui versa oggi il settore, con il rischio di vivere una delle peggiori annate per il miele di acacia e non solo, con previsioni di un calo della produzione pari anche al 75 per cento».
«Nel testo – spiega l’assessore – si segnala pure la mancanza di prodotti assicurativi che penalizza gli apicoltori e l’invito ad offrire la possibilità di stipulare formule agevolate per la copertura dei rischi, ma al ministro si chiede soprattutto di procedere a una deroga alle disposizioni di legge (102/2004) con l’obiettivo di garantire il ristoro dei danni subiti dal comparto apistico, analogamente a quanto avvenuto per le avversità 2017. Anche per le sue importanti ricadute ambientali e non solo economiche sul territorio – conclude Nicola Cavaliere – l’attenzione è quindi massima. Appena costituito, sarà infine mia cura convocare il Comitato apistico per discutere insieme le modifiche da attuare alla leggere regionale in vigore, ormai datata e non più in grado di rispondere alle attuali esigenze del settore».