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  • Bonifica tartufaia, sindaco San Pietro Avellana riapre l’area con obbligo di museruola ai cani

    Simona De Caprio, primo cittadino di San Pietro Avellana, ha disposto, con propria ordinanza, la riapertura della tartufaia chiusa dal 18 novembre in seguito alla morte, per avvelenamento, di una trentina di cani impegnati nella ricerca del pregiato tubero bianco. La decisione è arrivata “a conclusione – si legge nell’ordinanza – delle attività di ricerca e bonifica da esche avvelenate da parte dell’unità cinofila antiveleno del Nucleo Carabinieri Forestale di Frosolone e dall’Unità antiveleno del Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise”.

    L’area interessata è molto vasta: “Piana di Sangro, Bosco Cantalupo, Tratturo Celano Foggia e Bosco Difesa-Grande”. Nella stessa permane, tuttavia, una restrizione “per tutti i cani adibiti alla ricerca del tartufo o per attività venatoria l’uso della museruola”. Intanto, proseguono le indagini condotte dai carabinieri Forestali e coordinate dalla Procura di Isernia, le ipotesi di reato sono maltrattamento di animali e avvelenamento di sostanze alimentari. Sulle carcasse dei cani sono stati eseguiti esami necroscopici all’Istituto Zooprofilattico di Isernia per stabilire quale sia la sostanza ingerita con i bocconi avvelenati.
       

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