• Editoriale
  • Buon Natale… un paio di palle

    Babbo Natale, quello vero, quello che gira in slitta trainata dalle renne, avrà molto da fare questa notte.

    E così, per non dargli ulteriori impegni, ci rivolgiamo, scrivendo la nostra letterina pregna di speranza, ad un altro Babbo Natale, quello finto che più finto non si può, al governatore dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso.

    Lui di promesse ne fa tante, più di Renzi, le spara grosse, sarà un vizio degli appartenenti al Pd probabilmente.

    Ma siccome delle promesse ne abbiamo piene le tasche, passiamo alle richieste, concrete, una lista di “doni” come quelle scritte dai bambini al corpulento e simpatico uomo barbuto.

    Certo il “nostro” non è né corpulento, né simpatico, nonostante l’abile e forbita oratoria alla Vendola, e le citazioni filosofiche con le quali infarcisce ogni sua frase, anche la più insignificante, declamata in pubblico. Ma così è, dobbiamo accontentarci.

    Il “nostro”, il Babbo Natale finto, ha promesso, nei mesi scorsi di aprire, facendola materializzare dal nulla, una casa della salute in quel di Canneto, al confine tra Abruzzo e Molise, un maxi ambulatorio a vantaggio delle popolazioni dell’Alto Vastese. I famosi centoventi giorni scadono il 28 dicembre, ma ovviamente della casa della salute di Canneto non c’è ancora nessuna traccia. Il progetto, ammesso che si tratti davvero di questo e non solo di aria fritta, è in fase embrionale, anzi preconcezionale.

    Ma vabbè, tanto alla super balla sparata a Celenza sul Trigno dal governatore d’Abruzzo non ci aveva creduto nessuno, neanche il manager della Asl tanto per dirne uno e nemmeno il collega governatore del Molise, Paolo Frattura, tanto per dirne un altro.

    Di recente la Asl ha annunciato orgogliosamente di aver fornito di un elettrocardiografo l’equipaggio dell’ambulanza 118 di Castiglione Messer Marino. Benissimo, una strumentazione in grado di essere utilizzata anche dagli infermieri, ma il problema, su quel 118, resta uno e uno solo: la mancanza di un medico a bordo.10873422_816294951766081_2160314443017666888_o

    Ed ecco allora la prima richiesta a Babbo D’Alfonso: un medico a bordo del 118 di Castiglione, come promesso reiteratamente dallo stesso governatore e dall’assessore alla sanità Silvio Paolucci in campagna elettorale. Un medico salva la vita, un elettrocardiografo forse non basta.

    Seconda richiesta: la guardia medica soppressa nell’Alto Vastese a differenza di quanto fatto per un’altra porzione di territorio montano abruzzese, l’Aquilano. Perché lì le hanno salvate e nell’Alto Vastese no? La richiesta è semplice: come avvenuto per gli aquilani ridateci la guardia medica anche a Celenza sul Trigno.

    Terza richiesta: accordi immediati con la Regione Molise per fare in modo che quel che resta dell’ospedale “Caracciolo” di Agnone sia fruibile anche dagli abruzzesi che vivono, anzi sopravvivono nell’Alto Vastese. Cancellando, magari, quella parolina che suona come “mobilità passiva”. E’ cronaca dei mesi scorsi: l’ambulanza si rifiutò di trasportare un centenario presso l’ospedale di Agnone proprio per evitare la mobilità passiva. Follia pura, ma siamo in Italia, anzi nel Sud Italia.

    Quarta richiesta: accordi con la Regione Molise e con le Prefetture per fare in modo che le forze dell’ordine operative ad Agnone, Polizia, Finanza, Vigili del Fuoco, Forestale, possano intervenire anche in Alto Vastese, innalzando il livello di sicurezza dei cittadini.

    Quinta richiesta: interventi sulla viabilità disastrata dell’entroterra montano. D’Alfonso ha promesso fondi ed interventi, ma ad oggi non si è visto nulla. I sindaci e i cittadini sono alle prese con frane, smottamenti e mulattiere che mettono a rischio la vita degli stessi. La Provincia è inesistenza, la Regione se ne frega.

    Sesta richiesta: connessioni veloci ad Internet, perché nel 2014 non si può ancora navigare con le chiavette che qui prendono e lì no. Il digital divide, nell’Alto Vastese, tranne qualche rara eccezione come Castiglione, è una triste realtà.palle di natale

    La lista sarebbe lunga, ma ci fermiamo qui per il momento, per non sovraccaricare il già impegnatissimo governatore.

    Problemi riassumibili in una sola parola: mancanza di servizi, anche di quelli basilari e costituzionalmente garantiti.

    Ce la farà il nostro Babbo D’Alfonso a mettere nel sacco dei doni almeno una di queste cose?

    Perché fino a quando i residenti dell’Alto Vastese non avranno gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini abruzzesi, e cioè il godimento degli stessi servizi, sanità, strade, internet, sicurezza, non potrà mai essere un buon Natale.

    E allora Buon Natale… un paio di palle (quelle in foto, ndr)!

    Francesco Bottone

    effebottone@gmail.com

     

     

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