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  • Calendario venatorio, Febbo: «Pepe mal consigliato da un gruppo di dilettanti»

    “E’ arrivato il momento di mettere riparo agli svarioni. Nel merito mi rivolgo alla Giunta e in particolare all’Assessore regionale Dino Pepe: il percorso da mettere in campo è quello di rivolgersi immediatamente al Consiglio di Stato con procedura d’urgenza per la riassegnazione del periodo di gennaio e delle specie sospese dal prelievo allegando le relazioni tecniche ed i dati”.mauro febbo

    E’ quanto propone il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo.

    “Nel caso in cui tale Organo Istituzionale non dovesse concedere l’udienza entro il mese di dicembre – prosegue Febbo – allora occorrerebbe riemettere immediatamente un nuovo calendario con l’inserimento innanzitutto dei monitoraggi alla beccaccia da effettuare a dicembre e gennaio come prevedono le linee guida e come inserito nei calendari precedenti che avevano blindato tale aspetto, febbo aallegando tutti gli atti amministrativi che hanno già l’ok dell’Istituto Ministeriale, cosicché da attivare la caccia negli Atc che hanno effettuato il monitoraggio. In qualità di Presidente della Commissione di Vigilanza, provvederò a monitorare tali passaggi i quali, se omessi, sanciranno non solo la inadeguatezza politica al confronto e alla analisi tecnica di questa Giunta, ma decreteranno la volontà politica di impedire ai cacciatori di svolgere la loro attività. E tale eventualità, che potrà essere determinata da un eventuale immobilismo, noi non la possiamo e dobbiamo permettere. Gli strafalcioni colossali messi in pratica fino pepea oggi vanno sistemati subito, anche perché alla attualità del danno già subito dai cacciatori non può aggiungersi la beffa di vedersi privare della caccia alla beccaccia anche la prossima stagione, visto che l’attuale calendario, non riportando come d’obbligo i monitoraggi, determina il blocco della caccia per gennaio 2018. Le scelte che abbiamo fatto sulla corretta gestione negli anni scorsi si dimostrano corrette e lungimiranti, laddove il Tar non fa altro che ribadire quanto affermato 4 anni fa, cosa che mi fece decidere di dotarmi di organismi tecnici all’altezza con i quali superammo i problemi che oggi invece l’Assessore Pepe ha “buttato sotto il tappeto” perché , molti esterni alla Regione”.

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