• News
  • Giovani albanesi fatte prostituire in Molise, un arresto

    Sfruttamento della prostituzione, arresto effettuato dalla Polizia di Frontiera in servizio presso il porto di Bari a danno di un cittadino albanese, B.A. di anni 48. L’uomo era gravato da un ordine di custodia cautelare per il reato di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, emessa dal Tribunale di Lucera a seguito di un articolata indagine condotta dal personale della Sezione Criminalità Organizzata di questa Squadra Mobile. L’operazione, convenzionalmente chiamata “Aferdita”, portò – nell’anno 2009 – alla segnalazione di 25 persone che traevano profitto dallo sfruttamento di giovani donne albanesi che, con il miraggio di un lavoro, venivano invece costrette a prostituirsi ai confini tra il Molise e la Puglia. L’arresto non fu effettuato all’epoca dei fatti in quanto l’uomo era riuscito a fuggire all’estero. Pensando di essersi sottratto alle maglie della giustizia, B.A. ha fatto rientro in Italia, ma nonostante colpito da malore per aver appreso che il provvedimento a suo carico era ancora vigente, per lui si sono aperte le porte del carcere.
    E’ stato, infine, notificato l’avviso di conclusione di indagini a carico di un soggetto di etnia rom del capoluogo molisano che, lo scorso novembre, costrinse – con minaccia di percosse – un avventore di un locale pubblico di questo centro cittadino a pagargli da bere e, al rifiuto di quest’ultimo, colpì al volto un’altra persona che nel frattempo era intervenuta a difesa del malcapitato, riportando seri traumi facciali. Nella circostanza, il personale della Polizia di Stato giunto sul posto identificò e deferì all’Autorità Giudiziaria il responsabile dei fatti violenti sopra riferiti. L’individuo in questione, qualche mese dopo, si è reso responsabile di un’altra violenta rissa presso un noto ristorante in agro del Comune di Ripalimosani nel corso della quale diversi avventori rimasero contusi.

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.