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  • Marcovecchio a Palumbo: “Ci aiuti ad essere bravi amministratori”

    AGNONE – Il leit motiv delle preghiere che le massime autorità politiche religiose hanno rivolto al neo Vescovo nella sua visita ad Agnone, sono state quelle di tenere a cuore la situazione della sanità zonale che abbraccia anche i paesi abruzzesi che sono sotto l’egida della diocesi di Trivento. Interessante i passaggi del discorso del sindaco di Agnone, Lorenzo Marcovecchio che in molti casi hanno echeggiato anche quelli del Vicario Foraneo don Francesco Martino.

    “Agnone –ha detto il sindaco rivolgendosi a Palumbo – un tempo fiorente dell’artigianato e dell’operosità che con tenacia e testardaggine lotta giorno dopo giorno, passo dopo passo per non arrendersi, per non piegarsi a quella che sembra una spirale inesorabile delle aree interne, delle nostre aree interne molisane”. “Ho ascoltato la sua omelia –ha continuato Marcovecchio- e mi ha colpito un passaggio che potrebbe essere così interpretato: facciamo in modo che le difficoltà non diventino alibi ma possano trasformarsi in quotidiano motivo di lotta e di miglioramento di benessere e rilancio. La gente di questa terra vive quotidianamente l’assenza di infrastrutture che diventa isolamento, il taglio dei servizi essenziali quali la sanità, la carenza di investimenti che si trasforma in assenza di lavoro e quindi spopolamento. Lei figlio del nostro Molise  anche e soprattutto per la sua opera pastorale svolta a contatto con i più deboli, conosce e conoscerà ad uno ad uno il grido di dolore che proviene da un territorio molto spesso abbandonato da chi ci governa”.”Ma oggi, grazie a Lei, -ha continuato il sindaco- è giorno di festa”.

    Vi.La. 

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