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  • Sevel, l’assessore D’Amario fuori dal coro: «Lasciare da parte la parola crisi o altre espressioni fuorvianti»

    «Il prossimo 13 gennaio si riunirà, in presenza, dopo la pausa dettata dalla prima fase della pandemia, il Tavolo dell’Automotive, ove le parti sociali e la parte pubblica avvieranno un dialogo costruttivo per realizzare un ecosistema industriale regionale adeguato alle prossime sfide del settore Automotive, anche alla luce della imminente elettrificazione dei veicoli  privati e commerciali leggeri e della concorrenza dei Paesi con una manodopera più economica, ma meno qualificata». Lo ha annunciato l’assessore allo Sviluppo economico, Daniele D’Amario, nel corso della riunione tenuta con i sindacati insieme all’assessore Pietro Quaresimale. «Il confronto – ha aggiunto D’Amario – è stato molto costruttivo ed ha affrontato il futuro delle politiche industriali del settore Automotive in Abruzzo, compreso il ruolo della Sevel di Atessa nella nuova holding di Stellantis».

    L’assessore D’Amario ha evidenziato quanto «sia importante questa particolare attenzione per un settore di fondamentale importanza per l’economia regionale, dato che fattura da solo oltre 8 mld di euro, dà occupazione a circa 25 mila addetti e che rappresenta il 55% dell’intero export regionale. E’ ben noto dunque – prosegue l’assessore – il valore economico, sociale e politico del settore metalmeccanico in Abruzzo ed è per questo che non si è mai sottovalutato nulla, anche alla luce del lavoro svolto nei mesi scorsi. Per questo quando si parla si Sevel si deve lasciare da parte la parola crisi o altre espressioni che danno idee completamente sbagliate e fuorvianti sullo stato di salute del sito produttivo. Dobbiamo lavorare invece – ha concluso l’assessore D’Amario – affinché si creino le condizioni per un confronto con tutte le parti in causa, azienda compreso, che porti alla crescita ed allo sviluppo dell’intero comparto Automotive e, quindi, anche della Sevel. Sono convinto che il Tavolo dell’Automotive riuscirà a raggiungere questi obiettivi, a condizione che ciascuna parte sociale faccia la propria parte così come lo farà la Regione Abruzzo».

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