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  • Siccità e aumento dei costi per gli agricoltori, il Consorzio di Bonifica Sud chiama in causa la Regione

    Un confronto aperto, diretto e molto partecipato si è svolto ieri sera presso la sede CIA di Rocca San Giovanni, con la presenza di numerosi sindaci del comprensorio Sangro (tra cui i rappresentanti di Fossacesia, Altino, Casoli, Mozzagrogna, Sant’Eusanio del Sangro, Lanciano, Paglieta, Perano, Atessa, Santa Maria Imbaro), i consiglieri del Consorzio di Bonifica Sud, la governance consortile e i rappresentanti di CIA Chieti-Pescara e CIA Abruzzo.

    L’incontro, promosso da CIA, ha rappresentato un momento di ascolto e confronto su una realtà che desta ancora oggi forti preoccupazioni per il mondo agricolo: il funzionamento del Consorzio di Bonifica Sud e le sue prospettive future.

    “Questo incontro non nasce per cercare colpevoli o per giustificare, ma per riaffermare con determinazione il bisogno di interventi concreti e una visione chiara di rilancio”, ha dichiarato il Presidente provinciale Domenico Bomba.

    CIA Chieti-Pescara è presente nel Consorzio con propri rappresentanti, espressione diretta del mondo agricolo, e l’unico interesse che guida l’impegno della confederazione è quello di garantire un servizio efficiente ad un costo equo e sostenibile per le imprese agricole e i consorziati.

    Le notizie approssimative o poco corrette non aiutano il confronto, anzi rischiano di esasperare i toni. Così come la mancanza di informazioni chiare genera solo confusione e disaffezione.

    “Per questo ribadiamo la necessità di costruire un rapporto più trasparente e continuo tra Consorzio e territorio”, continua Bomba, “Durante l’incontro abbiamo ascoltato dal Direttore del Consorzio un intervento preciso, dettagliato e professionale, con un programma di interventi corredato da cifre, tempi e obiettivi. Un lavoro che apprezziamo e ringraziamo, e che deve ora diventare patrimonio informativo condiviso con tutti i consorziati”, prosegue il Presidente CIA provinciale.

    “Allo stesso modo, abbiamo ascoltato con attenzione e rispetto le parole del Presidente Torricella, che con passione, spirito di sacrificio e senso di responsabilità ha dettato una linea chiara di azione, supportata da determinazione e volontà di fare bene”.

    Il Presidente ha ricordato come il 2024 sia stato un anno drammatico per la siccità, mentre il 2025 si sta rivelando particolarmente complesso sul fronte delle manutenzioni, molte delle quali difficili da gestire, in un contesto segnato da una siccità persistente e da aumenti sui ruoli imposti dalla necessità di garantire investimenti indispensabili.

    “È stata una scelta impopolare ma necessaria”, ha dichiarato Nicolino Torricella, “senza la quale non avremmo potuto programmare e realizzare alcun intervento, seppur con tempi non brevissimi. Io stesso sono un agricoltore consorziato, sento da vicino ogni problema e ogni disagio, che ricade anche sulla mia azienda. Per questo sto cercando di fare il massimo, con serietà e senso del dovere, per l’interesse della categoria e di tutto il comparto.”

    Numerosi anche gli interventi dei sindaci e degli amministratori locali, che hanno ribadito con forza l’importanza di fare squadra. In prima linea, quotidianamente incalzati dai consorziati, chiedono risposte chiare, concrete e condivise per il futuro dell’ente e del territorio.

    Il peso del passato continua però a frenare il presente e il futuro. I tanti anni di commissariamento e una gestione storicamente complicata non possono ricadere interamente sulle spalle degli agricoltori. Oggi servono risorse nuove, garanzie istituzionali e un impegno straordinario, perché la coperta è troppo corta rispetto alle esigenze di un territorio vasto e complesso.

    Resta aperta l’attesa per la nomina da parte della Regione Abruzzo dei componenti mancanti del Consiglio di Amministrazione del Consorzio, passaggio fondamentale per dare piena operatività all’ente.

    Per questo, CIA Chieti-Pescara propone l’istituzione di un tavolo permanente, che coinvolga Regione, enti locali, associazioni agricole, tecnici e stakeholder del territorio, con l’obiettivo di:

                •          garantire informazione chiara e costante ai consorziati;

                •          definire un programma condiviso di priorità;

                •          promuovere azioni concrete e misurabili per il rilancio dell’ente.

    “Serve più dialogo, più collaborazione, più visione”, conclude il Presidente Bomba, “Siamo pronti a fare la nostra parte con fermezza e spirito di servizio, ma è necessario che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Il territorio ha bisogno di risposte, non di promesse. E il tempo per agire è adesso.”

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