AGNONE – «Non tutto si può misurare con il metro della demografia e se vogliamo combattere lo spopolamento non possiamo farlo a parole. In legge di Bilancio abbiamo infatti inserito un fondo per le infrastrutture sociali che segue, per la prima volta nella storia, un criterio inverso rispetto a quello della popolazione: cioè le risorse devono andare prima ai piccoli e medi centri che sono rimasti esclusi e indietro, proprio per riequilibrare le sorti di interi territori altrimenti penalizzati e destinati a morire».
Giuseppe Provenzano, ministro per il Sud, ha pronunciato queste parole di speranza dopo la breve visita presso l’ospedale “Caracciolo” di Agnone. Accolto da diversi sindaci del territorio, da semplici cittadini e dal personale sanitario, scortato dalla agnonese Caterina Cerroni e da Daniele Saia, il ministro ha puntualizzato: «Ho trovato un presidio sanitario che serviva un’area interna e disagiata non solo del Molise ma anche del vicino Abruzzo che è ora in uno stato di progressivo ed evidente abbandono. Io voglio dirlo con chiarezza: questo è il Governo che punta sulla sanità pubblica, che ha dopo decenni stanziato risorse da investire sulla sanità pubblica. E’ essenziale capire che il soddisfacimento del diritto alla salute è una delle condizioni principali per scegliere se restare in un territorio oppure andare via per sempre. – ha aggiunto il ministro – E siccome noi diciamo che l’emergenza di questo paese non è l’immigrazione, ma l’emigrazione, che si traduce nel fenomeno dello spopolamento in queste specifiche realtà, in cima alle priorità del Governo ci deve essere proprio la tutelare dei presidi sanitari che svolgono questo servizio fondamentale in zone periferiche e disagiate come l’Alto Molise. Questo bisogna farlo nell’ambito della strategia nazionale per le aree interne, ma anche con la collaborazione degli altri ministeri competenti, e quindi con il ministro Speranza. Io sono il ministro che si occupa proprio di ricucire queste aree interne che sono isolate sul piano delle infrastrutture sia viarie che sociali. L’isolamento bisogna spezzarlo così: ricostruendo le arterie di collegamento materiali, strade e altre infrastrutture e soprattutto provando a salvaguardare presidi sanitari come questo di Agnone. A breve il ministro Speranza incontrerà una delegazione di cittadini di Agnone e una rappresentanza di persone che si stanno battendo per questo territorio, ma in generale, voglio ribadirlo, il nostro obiettivo è di rafforzare la sanità pubblica, perché abbiamo la necessità di garantire quelle prestazioni sociali che i cittadini ci chiedono. La natura di un ospedale non si misura solo dai posti letto, ma dalla qualità dei servizi erogati ai cittadini. Questo è esattamente quello che vogliamo fare con la strategia nazionale per le aree interne e con il piano per il Sud. Nelle aree interno non abbiamo alternative a cercare di assicurare a strutture sanitarie che hanno necessariamente dimensioni ridotte un’altissima qualità di servizi e prestazioni. Con il piano per il Sud sono previsti investimenti e misure di ammodernamento, investimenti nelle tecnologie più avanzate. Non tutto si può misurare con il metro della demografia, – ha ribadito Provenzano – e se vogliamo combattere lo spopolamento non possiamo farlo a parole. Serve una politica strutturale di investimento nella sanità pubblica, da perseguire insieme alle Regioni per quanto di loro competenza. In legge di Bilancio abbiamo inserito un fondo per le infrastrutture sociali che segue per la prima volta un criterio inverso rispetto a quello della popolazione: cioè le risorse devono andare prima ai piccoli e medi centri che sono rimasti esclusi e indietro. Sono qui in Molise proprio per vedere tutto quello che c’è da vedere, per rendermi conto di cosa occorre a questi territori. Il tempo è un fattore decisivo, dobbiamo agire con urgenza senza perdere la prospettiva di lungo periodo. Dobbiamo ridare speranza a queste realtà periferiche e marginali».
Subito dopo il ministro, scortato dai locali del Pd, ha fatto visita alla Pontificia fonderia Marinelli e dopo la pausa pranzo si trasferirà a Capracotta per il convegno a tema sul rilancio delle aree interne.