Oggi pomeriggio a L’Aquila la Corte di Appello ha riformato la prima sentenza di assoluzione e ha riconosciuto l’illegalità commessa dall’imputato condannandolo a risarcire il PNAM e le parti civili, oltre al pagamento di tutte le spese processuali.
«Dopo più di 35 anni e dopo decine di orsi uccisi senza averne scoperto i responsabili quella di oggi è una sentenza storica. – commentano dall’associazione Salviamo l’orso – Le sanzioni sono troppo lievi ? Sicuramente , ma è il primo passo per rendere questo paese un poco più civile e rammentare a tutti che la legge va rispettata. Il ruolo delle associazioni risulta ancora una volta decisivo per aver richiesto l’impugnazione della sentenza emessa in primo grado. Un grazie di cuore alla Magistratura per non aver ceduto a pressioni e condizionamenti che volevano ridurre l’accaduto ad un semplice “incidente” senza dolo.
Dal 2014 molte cose sono cambiate a Pettorano ed in tanti paesi dell’Abruzzo interno grazie alle azioni messe in campo da Enti e associazioni di volontariato, convivere con l’orso se vi è la volonta si può, i mezzi ci sono e chi ne usufruisce oggi ci ringrazia e ne guadagna tutta l’immagine della nostra regione».
«Esprimiamo la nostra soddisfazione per questa sentenza – dichiara Filomena Ricci, delegato regionale del WWF Abruzzo – che al di là degli aspetti formali, condanna in maniera inequivocabile chi ha imbracciato un fucile e sparato a un Orso. È la prima volta che in un processo indiziario per lo sparo a un Orso bruno marsicano si accerta una responsabilità, seppure solo civile, e si infligge una condanna. Ci auguriamo che questa vicenda giudiziaria ribadisca l’importanza della tutela della fauna selvatica e dell’Orso marsicano in particolare e non veda più impuniti gli episodi a danno degli animali selvatici».
«Questa è una sentenza destinata a creare un precedente giurisprudenziale importante in tema di uccisione di animali selvatici – continua l’Avvocato Michele Pezone, che ha rappresentato le Associazioni ambientaliste nel processo – Si è arrivati a questo risultato grazie a esami e prove scientifiche, quali analisi medico-veterinarie, autopsia, consulenze balistiche. L’esito del giudizio ripaga dell’impegno profuso in questa vicenda e sottolinea la grande attenzione che merita un animale come l’Orso marsicano, simbolo della nostra Regione».