Questa è la storia vera di Maria (nome di fantasia) che arriva in Italia per trovare lavoro, si sposa e ha due figli. Il matrimonio si interrompe e Maria incontra Alberto (altro nome di fantasia) col quale ha un figlio. La coppia, originaria dell’Est europeo, inizia una convivenza ma Alberto non trova lavoro e la famiglia va avanti solo grazie a lavori di fortuna della donna. La sera, però, quando Maria torna a casa, trova Alberto quasi sempre ubriaco che la picchia e la ingiuria.
La donna sopporta tanto, sicuramente troppo ma poi, stanca, si rivolge ai Carabinieri che immediatamente notiziano la Procura della Repubblica di Larino. Forse vittima anche di una sudditanza psicologica da parte del compagno, Maria ritratta alcune denunce, rallentando inconsapevolmente l’iter giudiziario fino a quando, ormai esausta delle continue violenze subite, ritorna dai Carabinieri e denuncia il compagno una volta per tutte.
Violenze quotidiane, insulti, maltrattamenti. Un inferno che si interrompe perché i Carabinieri monitorano la situazione ed informano subito la Procura della Repubblica di Larino che dispone, mediante una misura cautelare, l’allontanamento dalla casa familiare dell’uomo il quale risultava, tra l’altro, anche pregiudicato per altro tipo di reato.
«Le donne devono fidarsi delle Forze dell’ordine e della Procura. Noi siamo accanto e a tutela delle vittime di violenza» dice la Dottoressa Ginefra, capo della Procura della Repubblica di Larino.