Quella strada “longa longa” per Schiavi. “Il mondo è un giardino di culture; ci sono mille fiori, ogni fiore ha un colore e un odore proprio. Distruggere una cultura significa distruggere un pezzo della nostra umanità”. Yashar Kessal – Scrittore Turco di origine Curda.
Era stato così per secoli, almeno da quando si erano formati gli agglomerati rurali. Formate le frazioni o nuclei di essi, si cominciò a salire per tornare alla Terra, dove nel secondo Medioevo era nato il Castello e si era sviluppato il Borgo fortificato, ancora oggi denominato Piazza Largo del Castello. Il paese si svilupperà poi lungo i crinali delle colline discendenti. Un notevole sviluppo urbanistico il centro capoluogo lo ebbe con il tempo ed un contributo lo diedero anche i contadini. Questi, avendo grandi estensione di terra nella zona della Montagna del Principe, dove seminavano soprattutto patate (oggi una raccapricciante distesa di pale eoliche), pensarono che era meglio costruire una casetta in centro per la conservazione di vino e patate, che tornare ogni sera in frazione per poi ripartire il giorno dopo. È così che si è sviluppata la Via Porfilio (intitolata ad Almerindo Porfilio americanizzato “Portfolio” https://ecoaltomolise.net/37495-2/) e sono cresciute casette basse ad un piano o al massimo a due piani.
La “longa longa” strada mulattiera per Schiavi parte dall’uscita del paese e, tra pietre, dossi e curve scende fino alle frazioni, attraversandole centralmente, per poi terminare all’ultima casa in fondo.
Ad appena cinquanta metri dall’uscita del capoluogo, la strada, con una curva a gomito, scende con leggera pendenza in linea retta lungo circa ottocento metri verso sud-est, per poi, con un’altra curva a gomito inclinare verso sud-ovest per altri circa settecento metri. Qui, un’altra curva a gomito ti immette verso sud-est, lungo una mulattiera dritta per circa un chilometro, che ti porta ai Templi Italici, in località Colle della Torre. La strada così descritta ha una scorciatoia, che dalla metà del primo rettilineo ti porta nei pressi dei Templi. Siamo in presenza di un dislivello di circa trecentocinquanta metri di altitudine.
Ai Templi Italici, la mulattiera si divide in tre strade, che portano ciascuna rispettivamente a Canale e a Taverna, quella ad est, a Cannavina, quella di centro, e a Salce, quella a sud-ovest.
Questa disposizione delle strade mulattiere probabilmente risale ad epoca sannita, essendo acclarato che i Templi erano luoghi di preghiera, ma soltanto per la durata della sosta. I Sanniti Pentri erano soprattutto guerrieri e Roma sa qualcosa delle Forche Caudine. Ma erano anche commercianti, come è risultato dagli scavi delle numerose necropoli, dove erano state trovate fibule e decorazioni, provenienti da luoghi molto lontani dal Colle della Torre. Lo studioso inglese Salmon, nell’opera “Il Sannio e i Sanniti”, Einaudi, 1995, riassume i suoi studi condotti in loco per un trentennio. Nel suo libro l’autore parla sufficientemente di queste cose. Voglio aggiungere che il prezioso lavoro di Edward T. Salmon è ancora insuperato. Tratto da “Rivoli di Memorie” di Giuseppe Cirulli.
PROGRAMMA DELL’ESCURSIONE
Ecco i principali orari dell’escursione sulla “strada longa, longa…”
- ore 8:00 (puntuali): incontro con i partecipanti in località Monte Pizzuto nei pressi del “Rifugio dei Lupi” bar ristorante, trasferimento verso località Colle della Torre – Templi Italici;
- ore 8:30: si parte… visita all’AREA SACRA dei TEMPI ITALICI con l’archeologo Davide Aquilano dell’associazione Italia Nostra del Vastese;
- ore 9:30: in cammino sulla strada mulattiera “la Crcella” in compagnia del prof. Marcello Pastorini dell’Ecomuseo Itinerari Frentani di Larino (CB) – un percorso di interesse storico-naturalistico – sino al centro abitato di Schiavi di Abruzzo dove faremo visita al MASdA – Museo Archeologico di Schiavi di A Terminata la visita al MASdA, proseguiremo sino alla cima del Monte Pizzuto (1290 m.s.l.m.) dove lo sguardo giunge in ogni luogo del territorio di Schiavi e dei paesi vicini…anche al mare e alle isole Tremiti.
Sulla cima della montagna è posizionata una croce di ferro, che da anni domina l’Alta Valle del Trigno, un monumento dedicato ai CADUTI delle Forze dell’Ordine di tutta Italia;
- pranzo presso il Ristorante – Braceria “Il Rifugio dei Lupi” (località Monte Pizzuto);
- dopo la pausa pranzo, sarà possibile continuare (per chi lo desidera con prenotazione obbligatoria) ad ammirare il nostro territorio dall’alto con il volo panoramico in elicottero – con Fabio Falasca – sino al Santuario Italico di Pietrabbondante;
- nel primo pomeriggio il gruppo proseguirà verso il tratto finale del percorso con la visita al paese.
PRENOTAZIONI
Ecco tutte le informazioni per la corretta prenotazione:
Per partecipare all’escursione e al pranzo è obbligatorio prenotarsi entro le ore 23:59 di mercoledì 29 giugno 2022 ai numeri 331 602 63 76 (Marco), 340 655 05 84 (Marcello), 348 357 67 11 (Davide).
Per il volo panoramico in elicottero la prenotazione è a parte (si potrà volare a gruppi di n. 3 persone, 50 euro cadauno), rivolgendosi sempre agli stessi numeri. Si paga in loco.
N.B. Disdette a meno di 48h dalla partenza comporteranno comunque il versamento della quota.
EQUIPAGGIAMENTO E PERCORSO
Ecco l’equipaggiamento consigliato per affrontare al meglio l’escursione:
- scarpe da trekking (obbligatorie);
- abbigliamento a strati: 1 intimo (maglia/termica) 2 calore (micropile/pile/felpa) 3 impermeabile-antivento (kway/guscio);
- bastoni da trekking (facoltativi);
- repellente per insetti;
- asciugamano e ricambio;
- 2 L di acqua e/o sali minerali;
- frutta secca e/o snack;
- sacchetto per rifiuti;
- macchina fotografica.
Percorso “EE” escursionistico di 6 km, fondo particolarmente sconnesso e molto inclinato per la totalità del sentiero. È necessario non avere problematiche fisiche.
Statistiche:
- altezza minima: 905 m
- altezza massima: 1290 m
- salita accumulata: 465 m
- discesa accumulata: 220 m
ALTRE INFORMAZIONI IMPORTANTI
Ecco tutte le informazioni più importanti sui costi dell’escursione:
- l’evento si attiverà con un numero minimo di 15 partecipanti, massimo 35;
- in caso di previsioni meteo avverse, per garantire la sicurezza dei partecipanti gli organizzatori, si riservano di modificare il percorso o di annullare l’evento;
- quota di partecipazione: 25 euro;
- volo in elicottero: 50 euro cadauno (si potrà volare a gruppi di n. 3 persone).