E’ in pericolo la stagione agraria dell’orto d’Italia. Le abbondanti piogge degli ultimi giorni – che non accennano a diminuire – stanno preoccupando gli agricoltori del Fucino dove gran parte degli ortaggi seminati nei mesi scorsi – con particolare riferimento alle patate – stanno marcendo e le nuove semine non possono essere effettuate a causa dell’impraticabilità dei terreni. Risultato: il conseguente e inevitabile ritardo della produzione e, di fatto, gli effetti delle minori rese. Coldiretti L’Aquila esprime preoccupazione soprattutto per le patate, il principale prodotto del Fucino, che non possono essere riseminate a causa della scarsa disponibilità, in questo momento, sul mercato del tubero da seme.
«La situazione del Fucino è difficile – dice Domenico Roselli Direttore di Coldiretti L’Aquila – al problema della scarsa manodopera si aggiungono ora le sfavorevoli condizioni climatiche che potrebbero compromettere il raccolto con danni a tutto il sistema economico. A queste difficoltà si aggiunge inoltre lo stato in cui versano alcuni terreni che, a causa di rifiuti buttati in modo sconsiderato e scellerato lungo i canali, non permettono ai “canali di scolo” di assolvere correttamente alla loro funzione e di liberare l’acqua che dovrebbe defluire. Si tratta in questo caso si un problema ormai annoso – aggiunge Roselli – per il quale assistiamo ad un rimpallo di responsabilità e di competenze tra chi deve (ha i mezzi) per pulire e chi deve commissionare di pulire. In tale situazione, che non sembra trovare soluzione, gli imprenditori vivono in questo momento e vivranno nell’immediato futuro una stagione di completo disagio e di incertezza, oltre che di danni che, al momento, sono in corso di definizione ma che sicuramente non saranno di poco conto».