State consegnando il Molise ai ‘signori del vento’ senza che le amministrazioni interessate ricavino alcun vantaggio di tipo economico. In estrema sintesi è il messaggio lanciato dal capogruppo del M5S Andrea Greco durante l’ultimo consiglio regionale. Durante l’assise tra i punti all’ordine del giorno la mozione promossa da Greco, Angelo Primiani e Massimo Romano, sull’annullamento in autotutela del procedimento di assoggettabilità alla Valutazione di impatto ambientale (Via) per l’impianto eolico ‘Montarone’ e ‘Montarone 2’ che sorgerà tra i comuni di Vastogirardi e Agnone su iniziativa di Enel Green Power Italia srl.
Si tratta di quattro mega torri dell’altezza di 200 metri le quali sostituiranno le 18 pale esistenti la cui altezza è nettamente inferiore. L’impianto si estenderà per circa 3,5 chilometri di lunghezza e produrrà una potenza complessiva pari a 24 MW. Nel suo intervento Greco ha posto l’accento sulla mancata procedura di Via all’impianto che la Regione Molise, Dipartimento di Energia, ha ritenuto non chiedere malgrado le precise indicazioni pervenute dal Mibact. Il tutto riconducibile – ha detto ancora il consigliere regionale di Agnone, molto ferrato sul tema – ad una analoga procedura che riguarda un altro impianto, quello della Longano srl, che sul Comune di Capracotta, località Conicella, installerà due torri, simili a quelle della Enel Green Power srl, al posto delle 11 esistenti.
“Siamo di fronte ad un disastro ambientale visto le opere di cementificazioni che interesseranno i due impianti oltre ad un impatto visivo devastante – ha tuonato Greco, che poi ha aggiunto – Pensate solo che per ogni piattaforma che sorreggerà le torri serviranno oltre 250 betoniere di cemento. Non solo considerato che i plinti di fondazione arriveranno a 32 metri sotto il suolo. A questo punto, tra le altre cose, mi chiedo se non era necessario pretendere una relazione da parte del servizio geologico e idrico regionale valutato che parliamo di uno dei serbatoi del Molise. Immaginate in futuro cosa servirà per rimuovere queste opere megalitiche. Non sarà sufficiente neppure la dinamite” ha rimarcato Greco.
“L’impegno che posso prendere è quello di rivedere con la struttura la vicenda, tuttavia nel momento in cui una dirigente prende una decisione di non assoggettabilità a Via per un qualsiasi impianto, la politica non può intervenire perché i dirigenti si assumono tutte le responsabilità del caso” la replica dell’assessore alle Politiche energetiche, Andrea Di Lucente. “Tutto vero ma la politica ha il dovere di dettare gli indirizzi e soprattutto vigilare su quanto accade. In particolare – ha concluso Greco nella sua dichiarazione di voto – se di fronte abbiamo un’area classificata non idonea”.
Maggioranza spaccata – La mozione che prevedeva la richiesta di Via è stata bocciata con otto voti della maggioranza che tuttavia non ha trovato d’accordo i consiglieri Armandino D’Egidio (Fdi) e Stefania Passarelli (Il Molise che vogliamo) che hanno votato a favore del documento presentato da Andrea Greco. In tutto 5 i voti a favore con l’assenza in aula dei consiglieri di minoranza Roberto Gravina (Gravina presidente), Vittorino Facciolla (Pd), Micaela Fanelli (Pd) e Massimo Romano (Costruire Democrazia) che rischiano di provocare frizioni più di quanto accaduto in seno alla maggioranza.