(ANSA) – LARINO (CAMPOBASSO) – Sottrae documenti cartacei dalla Capitaneria di porto inerenti l’accertamento a carico di un commerciante ittico di Lesina (Foggia) con sequestro di 160 chili di pescato sotto taglia ed una contravvenzione di 25 mila euro, ma viene scoperto dai vertici della Guardia costiera. Protagonista dell’episodio, un sottufficiale di 45 anni, di origine pugliese, da quattro anni in servizio a Termoli. L’uomo è stato individuato nell’ambito di indagini attivate dalla Capitaneria di porto dopo la sparizione degli atti. L’inchiesta è stata condotta dall’autorità portuale con il Nucleo speciale intervento (Nsi) sotto la direzione del procuratore della Repubblica di Larino, Antonio La Rana, e ha portato all’arresto, ai domiciliari, del sottufficiale e del venditore di pesce. Altre tre persone, tra operatori della marineria locale e commercianti ittici, sono indagate. Le ipotesi di reato vanno dal falso per sottrazione ed occultamento degli atti, violazione del segreto d’ufficio e corruzione.
Sottrae atti per evitare la multa ad un amico, arrestato sottufficiale della Capitaneria di porto
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