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  • Flash mob per la pace, un’alunna di prima elementare: «Maestra, io la guerra non la capisco!»

    Il sindaco Magnacca con alcuni consiglieri comunali con l’associazione Alpini in congedo

    Gli alunni delle scuole, dai piccoli dell’asilo e a salire fino alle medie, insegnanti, personale ausiliario della scuola, la dirigente scolastica, ma anche le associazioni del territorio, la Protezione civile, gli Alpini in congedo, l’Avis, il circolo anziani, l’associazione Pulcinella. e ancora i sindaci, Felice Magnacca e i colleghi di Fraine e Schiavi di Abruzzo, e tutta la popolazione di Castiglione Messer Marino, mamme, papà, nonni hanno preso parte, questa mattina, al flash mob “NetSchool for Peace“. E tutti i plessi dell’istituto, da Celenza sul Trigno, da Carunchio, da Roccaspinalveti, hanno fatto la loro parte, in simultanea, insieme a migliaia di studenti di altre scuole d’Abruzzo e d’Italia.

    Le note di John Lennon e della celebre “Give peace a chance” hanno fatto da colonna sonora ad una coreografia di colori, palloncini e soprattutto volti. I volti dei bambini, nascosti dietro le mascherine, che hanno lasciato trasparire limpidamente, dagli occhi, lo sgomento, la confusione e la preoccupazione per quanto accade alle porte dell’Europa.

    Il gruppo della Protezione civile

    «Grazie a tutti i presenti, in particolare a voi bambini e ragazzi della scuola, – ha esordito la dirigente scolastica Anna Paolella – grazie ai sindaci presenti, alle associazioni, alle famiglie, alla società che si è stretta attorno alla scuola, questa mattina, per un momento di riflessione collettivo rispetto a quanto sta accadendo in Ucraina.

    La riflessione della dirigente scolastica, Anna Paolella

    La nostra scuola di montagna è stata orgogliosamente capofila di questo flash mob “NetSchool for Peace”. Una nostra piccola alunna, nei giorni scorsi, ha detto alla sua insegnante: «Maestra, io la guerra non la capisco». Facciamo nostre quelle parole pronunciate con innocente spontaneità e aggiungiamo che noi la guerra, questa guerra, non solo non la comprendiamo, ma non la vogliamo e diciamo un forte e deciso no alla violenza e al sopruso».

    I bambini hanno poi letteralmente demolito un muro di negatività, composto da terrore, paura, rabbia, inquietudine e altri sentimenti e atteggiamenti che sono il terreno di coltura dell’intolleranza e della violenza gratuita.

    E in chiusura, dopo canzoni e girotondi colorati, il lancio del palloncini con i colori della bandiera dell’Ucraina hanno reso ancor più suggestiva ed emozionante la coreografia.

    Una bella pagina di cittadinanza attiva, di impegno sociale, quella scritta dall’istituto comprensivo di Castiglione attraverso gli occhi e le mani, ma soprattutto il cuore e la mante dei suoi alunni, cittadini di domani, artefici del futuro.

    Francesco Bottone

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