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  • Furti in appartamento, stanziati fondi per la videosorveglianza. Sciulli: «Opportunità per l’Alto Molise»

    «E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, che regola le modalità e termini di presentazione delle richieste e criteri di riparto delle risorse stanziate per il 2023, pari a 19 milioni di euro, per la realizzazione di sistemi di videosorveglianza». Ne dà notizia il presidente dell’Anci Molise ed ex sindaco di Pescopennataro, Pompilio Sciulli.

    Nelle zone montane, come appunto l’Alto Molise, il controllo del territorio da parte delle forze di polizia è reso particolarmente complesso in ragione dell’orografia e della scarsa concentrazione abitativa. Si pensi ad esempio alle pattuglie del Radiomobile della compagnia Carabinieri di Agnone, ad esempio, che hanno competenza su tutti i centri montani dell’Alto Molise: nel caso di richiesta di intervento notturno l’autoradio deve percorre diversi chilometri di strade tortuose prima di poter arrivare sul posto. Il rafforzamento delle misure preventive, dunque, come appunto l’installazione di impianti di videosorveglianza, possono aiutare ad innalzare i livelli di percezione di sicurezza della popolazione.

    «Il Decreto interessa Comuni, Unioni di Comuni e le associazioni di Comuni la cui convenzione preveda, tra le funzioni e i servizi da svolgere in modo coordinato, il servizio di Polizia municipale. – spiega il presidente dell’Anci Molise – Non possono partecipare al finanziamento gli enti che hanno beneficiato delle risorse negli anni passati o il cui finanziamento sia destinato alla sostituzione o la manutenzione di sistemi di videosorveglianza già realizzati a qualsiasi titolo».

    E’ necessaria, per produrre richiesta di accesso al finanziamento, la sottoscrizione di un «patto per la sicurezza urbana», che preveda l’installazione di sistemi di videosorveglianza in determinate zone del territorio comunale o infra-comunale. I relativi progetti devono essere approvati in  sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e l’ente deve dimostrare di avere, per la realizzazione degli stessi, le somme disponibili regolarmente iscritte o da iscrivere a bilancio, occorrenti ad assicurare la corretta manutenzione degli impianti e delle apparecchiature tecniche dei sistemi di videosorveglianza da realizzare, per almeno cinque anni dalla data di ultimazione dei lavori.

    «Le richieste di finanziamento devono essere presentate alla Prefettura territorialmente competente entro il 29 marzo 2024 utilizzando, a pena di irricevibilità, il modello A) allegato al Decreto» chiude Pompilio Sciulli.

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