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  • Guardia medica soppressa, Spalletta: «Un gioco politico ha favorito Palmoli e Carunchio»

    CELENZA SUL TRIGNO – Centoventi giorni per realizzare una casa della salute, una struttura dotata di medicina generale e specialistica, neanche lontanamente paragonabile, per qualità e quantità, all’attuale servizio fornito dalla guardia medica.

    E’ stata questa la promessa fatta dal governatore d’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, nell’aula del consiglio comunale di Celenza sul Trigno. Una promessa che non ha convinto troppo, anzi per niente, Claudio Spalletta, il portavoce del comitato di cittadini nato proprio per tentare di salvare la locale sede di guardia medica.

    «Questa casa della salute a Canneto non si farà, perché si tratta di un territorio fuori regione e prendere tutti gli accordi necessari con il Molise non sarà certo facile. – ha spiegato il medico Spalletta – Alla fine, ne sono sicuro, questo progetto slitterà e sarà trasferito a Gissi dove già esiste una struttura sanitaria in grado di accogliere la casa della salute. Ma per noi residenti nell’Alto Vastese avere un servizio del genere a Gissi, praticamente attaccato a Vasto, equivale a non averlo proprio».

    E il medico spalletta ha mostrato perplessità anche in merito alla promessa del governatore di mettere finalmente mano alla viabilità dell’entroterra montano.

    «Per rendere pienamente fruibile la casa della salute, – ha spiegato il governatore – sistemeremo la viabilità dell’Alto Vastese, per permettere ai mezzi di soccorso e ai cittadini di raggiungere ed essere raggiunti dai servizi sanitari offerti dalla casa della salute di Canneto. IMG_2925

    «Presidente, in centoventi giorni non si riesce a sistemare la viabilità in totale dissesto dell’Alto Vastese. – ha replicato Spalletta – Inoltre non è vero che la casa della salute è un progetto che funziona ovunque. Ci sono casi virtuosi e casi meno virtuosi in Italia. Ma quello che deve spiegarci il governatore e i vertici della Asl è come hanno fatto a avallare la soppressione della guardia medica di Celenza e il mantenimento di quella di Carunchio e di Palmoli, due centri a otto chilometri l’uno dall’altro. Si è trattato evidentemente di una spartizione politica. Si è favorito Palmoli e Carunchio lasciando sguarnito e privo della guardia medica un territorio più vasto e baricentrico, quello di Celenza, San Giovanni Lipioni, Castelguidone. Scelte dettate da logiche politiche, non certo di razionalizzazione dei servizi. – ha accusato duramente il medico Spalletta – Perché non riparate al danno fatto? Perché in Consiglio regionale avete votato contro la risoluzione del consigliere Pietro Smargiassi del Movimento 5 stelle, che avrebbe sanato questa incredibile e ingiusta situazione? Presentatela voi una nuova risoluzione, anche identica, così potrete anche prendervi il merito di averlo fatto, ma fatelo. Chiediamo solo giustizia».

    Ovviamente il governatore non ha risposto agli interrogativi di Spalletta, rilanciando in progetto della casa della salute. Vi tolgo la guardia medica, ma vi offro un servizio migliore. Questo il baratto proposto da D’Alfonso.

    Entro quindici giorni il super manager della Asl, Francesco Zavattaro, convocherà un tavolo tecnico per buttare giù un progetto di massima per la casa della salute, che preveda anche spese, personale da impiegare. Alla riunione prenderà parte anche il sindaco di Celenza, Andrea Venosini, il primo cittadino di San Giovanni Lipioni, Aurore Rossi e lo stesso medico Spalletta in rappresentanza del comitato civico.

    Francesco Bottone

    effebottone@gmail.com

     

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