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  • Lite tra pizzaioli, finisce a coltellate: un arresto nel Chietino

    Gli Agenti della Quarta Sezione – Crimine Diffuso – della Squadra Mobile della Questura di Chieti, hanno eseguito un’ordinanza applicativa della Detenzione Domiciliare nei confronti di un uomo, di 45 anni, pregiudicato originario della Campania, ma da anni residente nel Chietino, in quanto condannato in via definitiva ad anni 2 e mesi dieci di reclusione con provvedimento di cumulo di pene emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello dell’Aquila. Il Tribunale di Sorveglianza dell’Aquila, per sopraggiunti motivi di salute, lo ha al momento ammesso al beneficio della detenzione domiciliare.

    Tale pena è relativa alla condanna definitiva che gli è stata inflitta in quanto ritenuto responsabile dell’accoltellamento di un corregionale, fatto avvenuto nel gennaio del 2012 all’interno di un ristorante di Chieti ove entrambi lavoravano quali pizzaioli. In tale occasione il predetto aveva sferrato una coltellata all’indirizzo dell’altro uomo, fortunatamente attingendolo solo ad un braccio, ma causandogli una grave lesione personale. A seguito di tali fatti era intervenuto personale dell’Ufficio Volanti di questa Questura che aveva provveduto, tra l’altro, al sequestro dell’arma rivelatasi essere un coltello da bistecca.

    A tale condanna si è cumulata un’altra intervenuta a seguito della commissione di più episodi di truffa posti in essere nei confronti di gestori di tabaccherie di Chieti e zone vicine, i quali, dopo essere stati indotti in errore, effettuavano ricariche su carte Postepay indicate dal predetto senza tuttavia ottenerne il pagamento.

    Oltre al provvedimento sopra indicato, l’arrestato annovera segnalazioni di polizia e condanne per reati contro il patrimonio, in particolare furti e truffe nonché per falso, danneggiamento e resistenza a Pubblico Ufficiale. E’ stato destinatario, più volte, della misura di prevenzione del Foglio di Via Obbligatorio e, negli ultimi mesi è stato sanzionato due volte per inosservanza della normativa anticovid peraltro recandosi illecitamente fuori regione durante il periodo di lockdown.

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