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  • Strappo nel Pd: Petraroia si dimette da assessore regionale

    (ANSA) – CAMPOBASSO – Il vice presidente della Regione Michele Petraroia (al centro nella foto, ndr) si è dimesso dal suo incarico, formalizzando la sua decisione al governatore Paolo di Laura Frattura. E’ lo stesso Petraroia ad annunciarlo al termine di una lunga nota.

    “Al fine di agevolare il chiarimento politico – spiega – avviato dalla positiva ed articolata relazione del segretario regionale nell’Assemblea di sabato scorso, in data odierna ho formalizzato la remissione del mandato al Presidente della Giunta, senza avanzare nessuna richiesta, ed impegnandomi, con coerenza e lealtà a sostenere il nuovo Esecutivo e la maggioranza consiliare di centrosinistra a prescindere dal ruolo istituzionale ricoperto nella seconda metà della legislatura 2013-2018”. Sempre nella lettera chiarisce la sua posizione: “In Molise il Partito Democratico esprime 3 parlamentari su 4, governa la Regione, la Provincia di Isernia e gran parte dei Comuni, ha una forte responsabilità storica e non può rinunciare ad esercitare la propria funzione baricentrica per tutto il centrosinistra, con un profilo alto e una visione strategica sul futuro della Regione”.

    E prosegue: “Chi rappresenta il partito nelle Istituzioni nazionali, regionali e locali, ha dei doveri aggiuntivi rispetto agli altri iscritti perché ha il compito di tradurre i programmi elettorali in misure concrete, in provvedimenti operativi, in leggi e in scelte di cambiamento. In assenza di tali modalità viene meno la comunità-partito scompare il ‘Noi’ e ciascun amministratore assume degli orientamenti legittimi ma disarmonici e non coordinati. La somma di tanti ‘Io’ non è un ‘Noi’, non si traduce in buona politica e inaridisce la prospettiva e la partecipazione degli iscritti e dei simpatizzanti. Adoperarsi bene ciascuno per il proprio ambito amministrativo è condizione necessaria ma non sufficiente per rilanciare l’azione della coalizione e del Pd. E prima di indicare agli altri cosa si deve fare è giusto che ciascuno parta da sé stesso”. (ANSA).

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