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  • Voto su Di Maio, Greco: «Se non è più lui il capo politico del M5S mi dimetto»

    AGNONE – «Se Luigi Di Maio, per qualche assurdo motivo, non dovesse essere più il nostro capo politico io rassegnerei immediatamente dimissioni da Capogruppo in Regione Molise».

    Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, l’agnonese Andrea Greco, lancia in rete questa promessa mentre sulla piattaforma online Rousseau va avanti il voto con il quale si chiede se si vuole riconfermare la fiducia al capo politico del Movimento e vicepremier.

    «Che ad aspettare il “cadavere” del MoVimento 5 stelle ci fosse una gran parte dell’Italia malata lo capisco, anzi, fanno bene a sperare che la più grande e bella rivoluzione culturale degli ultimi decenni in Italia finisca, altrimenti per loro non ci sarà scampo. Tutti coloro i quali vogliono tutelare delle posizioni di interesse fanno bene a temerci perché non gli daremo tregua. Perché non smetteremo di immaginare e costruire un Paese differente, migliore. – spiega il consigliere regionale – Ciò che invece realmente non comprendo, sono coloro i quali dall’interno del MoVimento, pensano di poter pontificare sull’operato di un giovane uomo, che con una straordinaria abnegazione sta spendendo la sua vita a servizio del Paese. Tra gli “spioni” sul fiume, ne vedo qualcuno che non ha mai mosso un dito, non ha mai saputo cosa significa smettere di vivere per perseguire un obiettivo, eppure sta lì sulla riva ad aspettare qualcosa che, evidentemente, non arriverà mai perché è impossibile vincere contro chi non si arrende mai e Luigi è così: un tenace, caparbio e semplicemente instancabile. Da persona, politicamente matura, ha detto immediatamente dopo le elezioni che bisogna prendere contromisure, ma evidentemente qualcuno fa finta di non vedere e non sentire, semplicemente perché è più semplice stare su quella famosa sponda ad osservare. Io, non solo sono con te, ti dirò di più: io ti voglio bene e spesso vorrei solo abbracciarti e stringerti forte, vorrei sostenerti standoti fisicamente accanto, e darti una pacca sulla spalla quando la strada si fa in salita. Non mi dilungo ulteriormente – chiude Greco – perché per me tutto questo, come ha detto Beppe Grillo, è già assurdo. Bisogna pensare sempre a come migliorare, ma di spioni sul fiume ne abbiamo già troppi, per cui testa bassa e a lavorare. I tempi delle mille correnti in lasciamoli a chi ha fatto della politica un mestiere lasciando il Paese sul lastrico».

     

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