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  • In rete i servizi dell’Alto Medio Sannio, Lombardi punta su sviluppo sostenibile aree interne

     

    SAN PIETRO AVELLANA – Mobilità, istruzione, sanità, ambiente, all’insegna dello sviluppo sostenibile. Sono alcuni dei punti cardine su cui l’intero territorio deve lavorare, attraverso una strategia programmatica condivisa, per migliorare la qualità della vita nelle aree interne. Sono i servizi di base da potenziare e mettere in rete, per frenare lo spopolamento. Ne è convinto Francesco Lombardi, unico candidato di centro-sinistra di tutta l’area dell’Alto Medio Sannio – che ruota intorno ai comuni principali di Agnone, Frosolone e Trivento  – il quale, chiude la campagna elettorale che lo vede impegnato nella lista del PD a sostegno di Carlo Veneziale, con un tour tra i piccoli centri molisani, per poi incontrare la cittadinanza ad Agnone venerdì 20 aprile. Francesco Lombardi, 35 anni, ma con esperienza da sindaco di San Pietro Avellana da 7 anni e presidente della Riserva della Biosfera MAB di Collemeluccio-Montedimezzo, proclamata riserva UNESCO, ha sempre vissuto in Alto Molise, dove ha scelto di lavorare e formare una famiglia. «Conosco dal profondo il tema delle aree interne e credo che attraverso una buona gestione territoriale, basata sulla sostenibilità ambientale, si possa creare un nuovo sviluppo. Per questo abbiamo presentato il Manifesto per l’Alto Medio Sannio, un impegno programmatico che punta sull’integrazione tra i servizi e su azioni concrete e condivise per fare della zona un laboratorio di rinascita delle aree interne molisane».

     In Molise 125 comuni su 133 sono al di sotto dei 5mila abitanti, bisogna evitare di vederli sparire. Il problema nasce da lontano, dall’abbandono delle aree agricole a favore dell’industrializzazione, che ha spopolato la dorsale appenninica. Ora la situazione è arrivata ad un punto cruciale. Per questo, un progetto di territorio, che non guardi al singolo comune, ma ad un’area intera, può risollevare le sorti della nostra terra. Puntando su una mobilità integrata tra autobus e treni, con mezzi a minore impatto ambientale, attivando servizi di condivisione dei viaggi e riorganizzando la viabilità in modo strategico – per esempio con il completamento della fondovalle Fresilia in località Sprondasino per accorciare i tempi di percorrenza con Campobasso e i centri principali e migliorando i collegamenti con la fondovalle Sangro per arrivare in Abruzzo in modo più agevole – si può vivere meglio in montagna e attrarre nuova popolazione. Anche perché la qualità dell’aria, dell’acqua, la minore presenza di minicriminalità sono aspetti che fanno la differenza.

    «Ci sono tante cose positive per restare e bisogna crederci nella propria terra. I giovani devono iniziare a puntare su misure come il Psr e devono avere condizioni migliori per creare nuove imprese. Pensare di fare fabbriche e uffici pubblici qui è qualcosa di folle. Bisogna abbandonare i campanilismi e ragionare come aree». Francesco Lombardi sente suoi i temi e i programmi proposti da associazioni come Italia Nostra e Legambiente Molise. Come presidente della Riserva della Biosfera MAB UNESCO di Collemeluccio-Montedimezzo, lavora già da tempo ad una gestione del territorio che dia valore alle aree naturalistiche, ai parchi naturali e allo sviluppo turistico ed economico che ne è collegato. Così come alla valorizzazione dell’agricoltura, che sia biologica e sia da freno al dissesto idrogeologico. Dai servizi essenziali della sanità (potenziando il San Francesco Caracciolo come ospedale di area disagiata e messa in rete dei servizi), della scuola, (differenziando l’offerta formativa sulle esigenze delle persone che vivono sul territorio), della mobilità, si possono creare nuove opportunità lavorative e nuove iniziative. La legge sulla montagna, con un esonero dalle accise sul riscaldamento nelle zone più fredde è un altro tra gli obiettivi del candidato unico di centro-sinistra. Il modello integrato di albergo diffuso e un piano di marketing territoriale e turistico unico, un modo valido per promuovere il territorio a livello turistico. Risorse importanti, come le aree archeologiche, possono essere messe in rete rilanciando il progetto del Parco Archeologico Alto Medio Sannio. Ci sono montagne da esplorare e su cui potenziare il turismo invernale e sportivo, e aree naturalistiche di grande pregio. «Il mio invito, da giovane e convinto sostenitore delle aree interne è di dare fiducia a chi ha già messo in campo questi temi e questi obiettivi e non a quanti si riservano soltanto di fare promesse».

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