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  • Spari davanti ad un locale, disposta la chiusura per motivi di sicurezza

    “La sicurezza al primo posto”. Questa la linea seguita dal Questore e dal comandante Provinciale dei Carabinieri dell’Aquila che, insieme, guidano le attività di polizia a competenza generale su tutta la provincia.

    Dopo il grave episodio occorso la notte tra il 20 e 21 agosto, che ha visto il ferimento, a colpi d’arma da fuoco, di un giovane davanti ad un disco-bar di Avezzano, arriva anche l’ordinanza di chiusura del locale stesso, che va ad affiancarsi alle misure cautelari irrogate dall’A.G. nei confronti dei presunti responsabili dell’azione di fuoco avvenuta davanti alla struttura.

    Il provvedimento, emesso dalla Questura dell’Aquila, si fonda sulla proposta avanzata dalla Compagnia Carabinieri di Avezzano che, dal primo momento, ha seguito gli sviluppi investigativi senza tralasciare un processo amministrativo, altrettanto importante, che ha portato, oggi, alla notifica del dispositivo di chiusura per ragioni di ordine e sicurezza pubblica.  

    Pertanto, questo pomeriggio, poliziotti e carabinieri, rispettivamente appartenenti al Commissariato e alla Compagnia di Avezzano, hanno notificato l’ordine sospensivo della licenza, della durata di 10 giorni, direttamente ad uno dei rappresentanti dell’attività che ha fatto da sfondo all’intera vicenda. L’immobile interessato, sul quale gli operatori hanno materialmente apposto i sigilli, sarà temporaneamente precluso da qualsiasi tipo di manifestazione.

    Si tratta di uno strumento a disposizione dell’autorità provinciale di pubblica sicurezza, utilizzato, in questo caso, per evitare il ripetersi di episodi che recano un concreto pericolo per l’incolumità e la sicurezza dei cittadini; episodi che questa volta hanno determinato la sospensione della licenza, ma la cui recidiva potrebbe portare anche alla revoca della stessa.

    Nei confronti invece dei due responsabili delle azioni delittuose, pregiudicati e già colpiti da altro tipo di misura di prevenzione, attualmente sottoposti a custodia cautelare in carcere per quei fatti, il Questore ha altresì emesso il c.d. daspo Willy per  la misura massima di 24 mesi, interdicendo loro l’accesso e lo stazionamento in più locali notturni di pubblico intrattenimento esistenti nel territorio dell’intera provincia di L’Aquila.   

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